Kazuo Ishiguro

Abbiamo ancora nella testa  gli echi dei commenti che sono seguiti alla precedente  assegnazione del premio Nobel per la letteratura, consegnato al criticatisimo    Bob Dylan,  che già siamo arrivati al nuovo insigne e sempre inatteso premio nobel letterario, destinato   questa volta   dalla  onorevole  giuria a   Kazuo Ishiguro, autorevole   ma non troppo noto  scrittore di  best seller  come    “Quel che resta del giorno”  e  “Non lasciarmi”, testi che hanno ispirato altrettanto   autorevoli   film d’autore.

Che altro commentare?  Lui si è subito qualificato per ciò che si sente, o per ciò che lui stesso sente percepire del mondo che lo circonda; detto  in altre parole ha pensato fosse uno scherzo, non ritenendolo possibile…., e invece è tutto vero.

Resosi conto  della verità,  allora ha subito dedicato questo suo premio alla speranza della pace nel mondo, detto non in un senso di vuota retorica ma in un senso di reale incarnazione di quello che  potrebbe essere definito un vivere democratico e pacifico.

E’ bello  vedere che  la nostra terribile e macilenta  società in qualche modo ed ogni tanto si rende capace di  fare meravigliosi  regali  a qualche nostro simile  che  si scopre  riconosciuto e  gratificato,  magari in momenti  in cui  tutto avrebbe pensato di se stesso o degli altri, ma non di svegliarsi  in una fantastica giornata :-))))

Bravo   il nostro Kazuo Ishiguro!!!

 

Dopo l’occidente

Ho appena finito di leggere Dopo l’occidente di Ida Magli.

Libro interessantissimo, per acutezza, intelligenza, vastità di conoscenze e amore per la verità, o meglio, amore per la ricerca di un mondo più giusto e più a misura d’ uomo.

Ida Magli è una donna arguta, determinata nelle sue analisi che non si lasciano deviare dai pensieri dominanti e spesso superficiali e di comodo.

Fa un’analisi spietata dell’Europa di oggi, ormai volta al tramonto, destinata a diventare l’Africa del nord tra l’indifferenza di tutti, in primis dei sistema di potere occulti che ne hanno decretato la fine a suon di  guadagni predatori  operati dalla logica finanziaria e speculativa.

Fa un’analisi   spietata  degli americani e di quello che l’America ormai  rappresenta sempre più per tutti,  ossia un paese non più liberatore, non più portatore di pace e di democrazia (se mai è esistito un tempo in cui lo è stato), ma un paese violento, fagocitante e onnivoro, pronto a divorare anche se stesso se si dovesse trovare nel bisogno di farlo.

Fa un’analisi spietata della Chiesa, che da comunità  evangelica e perseguitata si è trasformata nel tempo in un contenitore ora crudele,   ora  corrotto, ora vuoto,   che ostinatamente continua  a dichiararsi, più per necessità che per convinzione,  portatore di luce e di salvezza.

Fa un’analisi  spietata  dell’Islam e di quello che rappresenta, ossia un’enorme agglomerato di persone pressochè primitive, insensibili a qualunque volontà di cambiamento e di apertura al mondo, convinte della propria attuale superiorità sia numerica che ideologica, e che  detteranno da qui a breve il loro predominio su una comunità europea e non solo, del tutto incapace a difendersi e a proteggere la propria bellezza, la propria storia, la propria civiltà,  la propria scienza, la propria arte, musica, e letteratura. Tutto quello che ha costruito in 2000 anni di vita.

E’ la fine dell’Occidente, è la fine della supremazia dei bianchi sui neri o sugli orientali.

E’ la fine del nostro mondo, delle nostre radici, della nostra passione per il progresso, le nostre scoperte,  le nostre incommensurabili battaglie che mentre che seminavano vittime andavano a celebrare il trionfo della libertà sull’oscurità dello stare prigionieri dei propri tabù.

Dopo l’occidente ci dice a chiare lettere che stiamo per finire, che verremo dominati da esseri inferiori in tutto ma non nel numero e non nell’ignoranza.

Si sa che l’ignoranza può fare enormi danni, persino maggiori dell’intelligenza criminale.

Infine la scrittrice  apre uno spiraglio:  chiude la sua  serie di analisi spietate, scomode ed indigeste,  con un’analisi generosa e portatrice  di possibilità di  ripresa da questa già decretata apocalisse.

Sarà la  grande  Russia il paese che erediterà i nostri tesori, che cercherà di fare opposizione alla conquista islamica, che non sarà mai assorbita dalla follia  americana, che non mollerà le proprie radici ortodosse e profondamente religiose, nonostante la  rivoluzione bolscevica, nonostante  lo sterminio assoluto  perpetrato  contro i monaci e contro il pensiero  religioso  e teologico. Se lo fece, fu per ottime  ragioni che Ida Magli non ha problemi    ad argomentare.

Una Russia che ci è sempre più assomigliata di quanto mai abbiamo saputo comprendere, che ci ha sempre amato e preso come modello, modello di vita, di cultura e di espressione, senza però  essere mai stata la stessa cosa, perchè la grande e sterminata  terra  degli zar   si è sempre contraddistinta  per il proprio ineguagliabile  ed  indomabile  carattere.

Dentro questo scenario globale non mancano considerazioni interessanti sul Giappone e sulla Cina, il  primo elogiato per la propria assoluta capacità  disciplinare, il secondo elogiato  per  la propria capacità di pesare sull’asse della bilancia, almeno in termini economici.

Non mancano nemmeno gli ebrei, che rimangono una presenza non presenza, nel senso che  se Israele  è stato capace   di regalarci  Gesù di Nazaret,   lo ha fatto senza volerlo, lo ha fatto senza riconoscerlo, lo ha fatto conducendolo a morte, tra   la repulsione dei romani   ed   il ludibrio  del popolo  perduto    osannante ed inconsapevole  della  sua fine.

Scrittrice dalle grandi passioni,  dunque, che credo abbia ancora molto da dirci.

 

 

 

 

 

 

 

Mattarella premia 40 cittadini tra noi…

Meraviglioso, non solo brutte notizie, non solo orrore, ma anche tante ragioni per essere fieri  di noi stessi….

Ecco 40 bravi cittadini che si sono distinti per qualcosa…

Ma chissà quanti ce ne sono in giro ancora di sconosciuti…che probabilmente tali rimarranno…

Premiati i gesti che ci rendono migliori

Trump vince

 

E’      il nuovo volto della Grande America.

Ha spiazzato chi lo dava  per impossibile, chi lo ha   insultato in tutte le maniere, non sapendo mettersi nella pancia del Paese, della gente comune, la working class,  che deve preoccuparsi   di mettere insieme    il pranzo con la cena.

La Clinton  non ha convinto, non è piaciuta abbastanza,  non era certamente   lei la  persona giusta da mettere come controparte, troppo compromessa  con i giochi di palazzo, con  la politica del conformismo.

Il presidente uscente Obama ha subito fatto squadra, ha subito invitato il popolo  elettorale  ad accogliere pacificamente il risultato del voto,  anche se ci sono state manifestazioni giovanili spontanee   anti Trump, mosse  dalla cocente delusione e dalla paura del futuro.

Ecco, la democrazia è anche questo: ieri con un Presidente di colore, oggi con uno yankee  di razza  che   ha salutato e ringraziato la Grande  Congregazione Americana  per avergli dato fiducia, per averlo onorato di tanto  riconoscimento.

E  se Trump dovesse stupire tutti quanti???

Staremo a vedere. In politica contano solo i fatti.

Il santo Dalai Lama a Milano

Incontro attesissimo e felice tra  la più alta religione non monoteistica  e il nostro mondo cattolico.

Giovani e meno giovani, persone famose e qualunque, tutti sono stati attratti da questa personalità solare, gioiosa, giovane e piena di compassione per l’umanità.

Viva  il Dalai Lama!

Qui la cronaca dal Corriere di Milano

Dio è amore o l’amore è Dio?

Ho appena terminato di leggere  il libro di Osho intitolato  “Amore, libertà e solitudine”.

Ero curiosa di approcciare  lo spirito buddhista che è profondamente diverso dal modo di pensare occidentale, anche se ovviamente rimangono dei punti di aggancio tra le due culture.

Mi sembra d’avere capito queste poche cose capitali:  noi Occidente abbiamo un approccio materialistico e consumistico della vita, tendiamo per la nostra nevrosi possessiva a ridurre le persone a cose e a considerarle quindi delle proprietà.

Nel nome dell’amore assoluto arriviamo a commettere atti terribili che nulla hanno a che fare con l’amore, perchè  la cultura sociale dominante non ci insegna il concetto di  rispetto dell’altro, il concetto di meditazione della vita, il concetto di  amore come  donazione e non come acquisto di qualcosa che può essere anche l’affetto di una persona scambiato per conquista.

Detto materialismo è assolutamente presente anche nella civiltà indù, ma totalmente assente nel pensiero buddista  che predica appunto l’ascesi, il distaccarsi dalle cose, il lasciarle fluire verso la loro naturale direzione.

Per Osho i legami matrimoniali non dovrebbero proprio esistere  perchè legano dentro un contratto due persone che si promettono amore eterno, senza considerare che l’amore non può essere messo dentro un contratto, in quanto per essenza impalpabile, etereo, non circoscrivibile, libero e mutevole come il vento.

In merito al problema  dei figli, Osho sostiene che una  società a misura d’uomo si prende cura dei bambini  in quanto tali, sapendoli   assistere e crescere durante tutte le tappe della vita con  qualunque cosa  possa  accadere ai loro genitori.

Una specie di comunità  stile hippy,  dove tutto è aperto, tutto è  ammesso,  se per tutto si intende  che le persone non si devono sentire in nessuna maniera obbligate a fingere quello che non pensano e non provano più.

Sul piano  della natura, critica il vivere dentro città  super popolate dove si è in tanti ma tutti condannati all’isolamento;  condanna anche le piccole comunità  dove vige la regola della castrazione,  del doversi auto-controllare, auto-reprimere. Distingue l’isolamento (pessimo) dalla solitudine ( utile e buona)  perchè  sapere stare da soli con se stessi è una vera virtù, è una cosa bella e preziosa,  da non vedersi come asocialità.

Sul piano dello Stato condanna ogni forma di politica, compresa quella gerarchica della Chiesa e dei suoi preti,  perchè intesi come  strutture padrone  e prevaricatrici che avrebbero la pretesa di dirci cosa fare, chi essere, come pensare…

Sul piano della Scienza condanna ogni forma di ricerca futile ed assurda, come l’andare su Marte a discapito della distruzione dell’ozono e quindi a discapito della salute  della Terra destinata di questo passo all’implosione e al surriscaldamento.

Sul piano della fede condanna ogni forma di credo disciplinato dentro una Chiesa, nessuna esclusa,  perchè dette chiese avrebbero tradito il vero mandato spirituale di Gesù e di Maometto, che era ed è un messaggio di amore puro.

Sul piano del lavoro, non comprende gli uomini che si dedicano anima e corpo alla carriera sacrificando ad essa tutto di se stessi, fino a diventare dei robot, assenti ai  veri bisogni   e ai loro cari.

Sul piano dell’economia la circolazione  del denaro   dovrebbe sparire e dovrebbe subentrare l’uso del baratto.

Che dire.  In linea di massima come si può essere contrari a queste belle  considerazioni?

Peccato che non sono attuabili,  non su scala mondiale, ma il tutto si può ridurre alla scelta di singoli uomini che scelgono per sè il cammino iniziatico  del diventare un Budda;   peccato che il mondo  rimane legato alle sue Nazioni ed ai suoi Nazionalismi,  al potere del denaro  che è l’unico  che non subisce mai crolli.

Comunque   è utile leggere di pensieri  così liberi e sganciati dalla nostra pesantissima   struttura   storica, fatta sempre di cause ed effetti,  di  obblighi  e  rispetto delle leggi, comprese quelle ingiuste.

Ma ecco che arrivo da dove  ero partita: per Osho non è che Dio è amore, ma è ovviamente  l’amore stesso ad essere Dio.

Lui dice che c’è una sostanziale differenza. Se si parte da Dio mettiamo Dio fuori di noi, e Dio ci dominerà; se si parte invece dall’amore, mettiamo  l’amore davanti a tutto  e quindi Dio stesso in noi,  noi stessi  diventiamo Dio grazie all’amore che è in noi  e fuori di noi.

Personalmente  concluderei così:  ognuno faccia come meglio crede, l’amore è sempre buono se è sganciato dall’idea di possesso.  Certo che  essendo e sentendomi figlia della mia cultura, della mia cultura accetto l’idea di un Dio che sta fuori di me e che non percepisco come il mio Padrone, ma come il mio Custode.

Del resto, so anche che Dio sta dentro di me, e non può stare solo fuori, e quindi io stessa sono Dio nel senso che partecipo della sua bellezza e forza.  Senza questo Dio esterno, secondo me si rischia di  perdere di vista  la trascendenza, riducendola ad estasi, ad ascesi, ad esperienza mistica  umana, temporanea e  fine a se stessa.

Non per nulla il buddismo prevede la reincarnazione, il ciclo metempsicotico della vita.

Con un Dio esterno si parla invece di resurrezione, di un ciclo che inizia, si evolve e si compie. Ognuno scelga quello che sente più proprio.

 

 

 

 

 

 

 

Uno strano modo di cantare…

Dopo le suore  cantanti, ecco l’ultimo esempio della Chiesa  che cerca forme di espressioni  moderne.

Lui è un prete, ex dj su  navi da crociera , e sta cercando di mettere  la religione in musica…

Uno strano modo di cantare…

Olimpiadi 2016

Sono già iniziate da qualche giorno, ma sinceramente  non mi sono sembrate l’evento prioritario.

Però è bello potere parlare ogni tanto di cose positive, ed i giochi olimpici, doping permettendo,  sono senza dubbio un evento che ancora ci  conquista.

Tante medaglie all’Italia, naturalmente!!!

Calendario programma completo

 

L’Islam risponde

Musulmano che prega davanti alla Chiesa dove l’anziano  prete cattolico di Rouen   è stato sgozzato.

musulmani partecipi al dolore

cosa ne pensa la gente

negati i funerali ai terroristi

 

Lei è premio Nobel per la pace

Shirin Ebadi

Adozioni per tutti

Utero in affitto no, adozioni per tutti sì.

Diritti civili sì, omologazione no.

Un Diritto è un dovere, non un assurdo.

Per maggiori chiarimenti:

normativa vigente

Pacs e Dico

Testo di legge in Parlamento: ddl Cirinnà

Il paradosso londinese

Tu cosa ne pensi?

 

 

 

Papa Francesco, Mamma Africa

 

Il cambiamento del mondo è una questione di carte?

Il cambiamento del mondo   è una questione di carte?

Da poco tempo nella scuola le schede dei genitori che devono compilare all’atto dell’iscrizione di loro figlio non portano più  la voce genitore 1 e genitore 2, ma la voce Tutore 1 e Tutore 2.

Questo per non urtare la sensibilità delle coppie omosessuali che portano il loro bambino a scuola senza per questo esserne stati obbligatoriamente generatori.

L’idea  di una nuova maternità e di una nuova paternità ha sempre affascinato il mio intelletto e il mio cuore; credo profondamente nella famiglia, che è il luogo dove si forma all’umanesimo, ma che si sarebbe arrivati un giorno a concepire una società dove tra la normalità familiare venisse inclusa l’avere due padri o due madri, senza con questo passare da una rivoluzione di pensiero collettiva, da una collegialità di discussioni, da una serie di passaggi formativi che si appellassero  alla sapienza dei saggi, dei filosofi, degli antropologi e dei religiosi, non me lo sarei mai aspettato.

Il mondo della scuola, imponendo questa nuova modulistica, ha deciso per tutti, e anche sotto silenzio, perchè la società di fatto non ne parla, non fa cenno di questo pensiero Gender  che in due parole sostiene l’annullamento della propria sessualità fisica, nel nome di una libertà assoluta di comportamento sessuale.

Libertà intesa come identità transgenere, ossia che tu sia maschio o che tu sia femmina, potrai decidere quando vorrai chi essere, come essere, cosa fare, quale famiglia costruire.

Dunque le famiglie con due maschi o con due femmine diventeranno sempre più la normalità.

Il fenomeno delle madri in affitto  diventerà una pratica legalizzata e sempre più praticata.

L’inseminazione artificiale a confronto  è diventata come bere un bicchiere d’acqua, perchè non c’è neanche da parlarne.

Si diffonderà sempre più una letteratura già per altro in utilizzo in certe realtà estere ma anche nella nostra comunità italiana dove si parla appunto in termini di favolette di due pinguini maschi che si vogliono bene e che vanno  a prendersi l’uovo di una simpatica amica pinguino  che lo cede loro  per  senso di altruismo e per dare a tutti, nessuno escluso, la possibilità ed il diritto d’essere felice.

Favolette dove due   orsette si amano alla follia e decidono di farsi fecondare, una delle due su decisione condivisa,  grazie ad un semino fertile che un simpatico amico orso rende loro disponibile, ovviamente  per un sentimento di generosità, in modo che tutte, nessuna esclusa, abbia la possibilità d’essere felice.

Sembra che oltre alle favolette si arriverà ad un vero e proprio indottrinamento infantile dove si ricorrerà alla manipolazione del pensiero che in quella fascia di tempo che è la prescolarità,  è come un pongo che può assorbire di tutto (indottrinamento già in corso all’estero).

Insomma, tutto questo per garantire il diritto di tutti alla felicità.

Siamo tutti uguali, tutti abbiamo il diritto d’essere amati e di diventare padri o madri di una nostra creatura, concepita per questo scopo, per questo fine, per questo progetto.

Che poi venga fabbricata su commissione, o che venga  costruita grazie all’uso di una provetta, e non grazie all’incontro di due esseri che si incontrano e si accoppiano come madre natura avrebbe pensato e architettato,  è diventato  solo un dettaglio di nessuna rilevanza, perchè il trionfo dell’amore non ha prezzo, non ha limite, non ha freno, non ha giustificazione contraria  accettabile.

Insomma, la natura fisica non è più ciò che detta legge, come accadeva fino a ieri; per oltre duemila anni siamo stati educati al pensiero che la natura del corpo  avesse la sua importanza, avesse  la sua fondamentalità, addirittura la sua sacralità templare,  avesse   la sua ragion d’essere. Oggi ci si dice che il corpo è solo un dettaglio, perchè domina la mente e il cuore.

Ok,  non mi dispiace l’idea di questa superiorità del cuore e della mente.

Nessuno più di me abbraccerebbe l’idea dello scavalcamento puramente fisico della persona, per permettere la liberazione e la realizzazione di progetti spirituali e metafisici.

Messa in questo modo  chi non sarebbe favorevole alla felicità di ogni essere?

C’è solo un dubbio che mi rimane da districare, e non si può non concedermelo, se vogliamo essere  onesti e intellettualmente corretti.

Voglio meglio conoscere il fenomeno delle madri in affitto.

Voglio capire le vere ragioni del loro gesto.

Voglio meglio capire  se lo fanno per pura generosità.

Voglio meglio capire se rimangono indenni nel corpo e nella mente dopo avere fatto un bambino che poi cedono ad altri senza più vederlo.

Voglio meglio capire  se lo farebbero lo stesso senza dovere percepire un solo centesimo.

Voglio meglio capire  se hanno la libertà fino all’ultimo di cambiare idea e di retrocedere dal loro immagino contratto di compravendita.

Voglio meglio capire  se le coppie omosessuali che si commissionano un figlio, se lo farebbero commissionare da donne  di cui non conoscono la sanità fisica e mentale e dunque saprebbero accettare l’eventualità di un figlio che dovesse nascere invece diverso da come se lo siano immaginato (realtà che puntualmente può accadere nelle coppie etero).

Voglio capire come reagirà questa società quando cominceranno i primi divorzi tra coppie omosessuali detentrici di figli (possibilità del tutto legittima visto che accade normalmente nelle coppie etero).

Voglio capire come saranno i figli di queste nuove famiglie tra vent’anni o anche meno, quale opportunità di vita e realizzazione troveranno nella società che dovrà essere capace di accoglierli come figli assolutamente uguali a quelli di tutti (nei fatti e non solo nelle parole).

Voglio capire come sarà il loro modo di pensare, di amare, di volere, di progettare le loro famiglie.

Voglio che la stessa famiglia tradizionale si sappia mettere da subito  in discussione, e sappia tirare fuori il proprio relativo fallimento, ragionando sulla violenza sulle donne, ragionando sulla libertà di abortire, ragionando sulla libertà di divorziare, ragionando sulla libertà di cambiare se stessa, perchè o la famiglia è una sola e uguale, aldilà delle differenze, o avremo famiglie di serie A e famiglie di serie B, e questo non può essere accettabile.

Voglio che la famiglia della normalità si metta al tavolo con la famiglia della diversità,  e cominci a parlarsi e confrontarsi in una agorà che finirà nella notte  dei tempi.

E voglio una società che cominci a fare discussione pubblica a 360 gradi  su tutte queste grandi perplessità.

Che faccia vedere al mondo islamico così profondamente lontano e così profondamente vicino, che non siamo dei folli, che non siamo  privi di  valori,   che siamo oltre le conflittualità  semplicemente  la culla del ragionare e dell’incontrare, che proteggiamo  e amiamo quanto loro e forse più di loro  una certa idea  di vita, di onestà, di purezza, di solidarietà (senza nemmeno avere bisogno di dimostrarlo).

Certo Chiediamo loro (alla società civile) scusa se senza renderci conto li abbiamo offesi, abbiamo urtato il loro sentimento di rispetto. E senza dubbio lo abbiamo fatto.

Vogliamo dire loro  (alla società civile) che aldilà dei nostri errori noi simo fieri  d’essere liberi, liberi anche di cadere, liberi anche di fare confusione, di stravolgere noi stessi.

E vogliano dire loro (alla società civile) che se non sapranno da oggi  portarci rispetto per quello che abbiamo dato e diamo e daremo, allora noi il rispetto da oggi ce lo prenderemo.

Ce lo prenderemo, perchè troppo abbiamo dato e non solo molto abbiamo preso.

(capitoletto del libro in programmazione  Un  paese, una scuola)

(Dedicato ai giovani uccisi a Parigi dagli assassini  che si fanno chiamare terroristi dell’Isis  ma sono solo animali da abbattere.)

 

 

 

il papa Guevara

Ma signor Papa, lei è cattolico?

Certo, se vuole posso recitarle un credo….

Lo giuro, sono cattolico

 

 

Gli USA aprono al pensiero gender

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E’ di questi giorni la storica apertura degli Stati Uniti  al pensiero gender.

E’ solo questione di tempo e tutto il mondo occidentale accetterà di fatto una idea nuova di famiglia, di figli, di paternità e di maternità. Ossia di società. Ossia di economia (perchè dove si parla di diritti si parla anche di soldi). Ossia di antropologia.

Davanti alla storia che chiede cambiamenti  il pensiero dei singoli ha poca rilevanza, ed i singoli sono chiamati ad adeguarsi  a quello che sembra una volontà ferrea di una intera società in mutazione.

Solo il tempo racconterà le implicazioni, le novità, le complicazioni, le difficoltà e gli errori  che ogni Cambiamento significativo porta con sè, un cambiamento che oggi non è più possibile fermare, credo non sia più nemmeno corretto  ostacolare.

Ma allora  come  si può  conciliare tutto questo  con quello che  sembra  presentarsi e rimanere  come un essere fuori tempo, fuori moda, fuori tutto?

Personalmente continuo a credere che la famiglia normale debba essere costituita da un padre, una madre e via discorrendo; come  anche  credo che anche le famiglie non normali debbano avere i loro diritti garantiti, nel nome di un amore che si vuole dichiarare senza sesso e dunque senza  imposizioni di sorta.

A causa di questa uguaglianza di diritti da tutelarsi,  le famiglie non possono essere classificate però (come io non riesco a fare e credo non ci riuscirò mai, essendo questo un mio limite)  tra  l’essere  nella norma e l’esser  fuori della norma, e dunque la società e le leggi procederanno affinchè questa distinzione  di parte  che viene tacciata di omofobia,  non possa avere la meglio  e causare discrimini, come è sempre accaduto nel passato.

Nelle scuole si insegnerà per decreto, ossia per programma ministeriale,  il pensiero gender  e ci saranno notevoli conseguenze e modifiche  nell’educazione e nello sviluppo della pedagogia  condivisa, da come è stata ad oggi intesa e progettata.

Questo comporterà tutto un ciclo di formazione rivolta ai docenti  ed in parte anche alle famiglie  che dovranno prepararsi a questa importante  esigenza  collettiva.

Non solo, questo mutamento comporterà decine e decine d’anni di assestamento, durante i quali accadranno cose nuove e non prevedibili, ovviamente  del tutto legittime.

Coloro che si  rifiuteranno di accettare questa presunta  ideologia, dovranno in qualche modo  adattarsi pena il loro allontanamento dalla scuola  pubblica, oppure in alternativa    rifugiarsi nelle scuole private e cosiddette confessionali.

Di sicuro si va anche ad ingrandire il gap  che già esiste tra la laicissima  cultura occidentale e la lontanissima cultura orientale araba, che rimane nelle sue maglie più incontrollate ed oscure profondamente teocratica, e visto il già dilagante terrorismo islamico, i folli della jiadh  aggiungeranno anche questo tassello alla loro violenza (è il normale  prezzo richiesto a chi si ritiene essere  avanti nello sviluppo e nel progresso).

Per concludere, credo che ogni paese dovrebbe proporre un referendum  al suo popolo, chiamato a rispondere nelle urne con un parere favorevole o sfavorevole.

Favorevole non all’amore  libero  (retaggio degli anni della contestazione) ma alla parità di genere (sostanza del mondo che si è totalmente emancipato dalla tradizione, dalla storia, dalla letteratura  religiosa  e da un certo modo di intendere la ragione).

Solo questo referendum giustificherebbe e permetterebbe   agli occhi di tutti  l’accettazione e l’effettivo normamento  di questa   nuova prassi  familiare. Così come si fece per il divorzio e per l’aborto (ma con la differenza che l’aborto ed il divorzio non si chiedeva di imporli ma solo di legittimarli).

Potrebbe sembrare un passaggio forzato o discriminatorio,  ma visto che la materia è imponente  e profonda,  quale procedura migliore di detto trasparente e democratico  agire politico?

Visto che la verità sulla questione non può essere dettata con leggerezza nè da una minoranza che si vorrebbe    imporre, nè da una presunta  e forse non esistente  maggioranza che chiederebbe l’immobilismo di fatto,   che referendum sia.

 

Il reato di tortura

Grazie a   Amnesty International

da Polisblog.it

Millemiglia Ciao Ciao

Galleria

Questa galleria contiene 42 immagini.

438 vetture in gara, 876 partecipanti, auto storiche  da tutto il mondo, e vince una coppia argentina con una Bugatti del 1927… Da non perdere Qui altre info (la cosa più originale che ho visto?  una targa con scritto  Ciao Ciao)

Vota:

2015 l’anno internazionale della luce

 

 

L’anno internazionale della luce  così  nominato dall’Unesco

dove tutto è luce, lo è la fibra ottica, lo è il giorno, lo è la notte, lo è la vita….

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una mappa sul street art

Grazie  Marco

la mappa di Marco Farinelli

carnevale a viareggio

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oggi a Viareggio ore 15,00

Bibbia, Corano e Torah

Sull’onda dello sconcerto, giorni scorsi ho scritto un articolo provocatorio intitolato   Cari musulmani

Era provocatorio perchè in quel post mi rivolgevo a questo gruppo di nostri connazionali  come se fossero tutti idealmente chiamati a darci conto di quello che farebbero alcuni loro fratelli  causandoci grandi danni e dolori.

E’ chiaro che sappiamo che tra di loro ci sono per lo più persone normali che vorrebbero soltanto vivere con noi in pace.

E’ chiaro che il male da estirpare sono specificatamente queste cellule dormienti che aspettano solo il loro momento per diventare drammaticamente operative.

E’ chiaro che non possiamo metterci a dirci : “Mandiamoli tutti a casa, perchè non hanno diritto di stare da noi”

E’ chiaro che dopo essere stati orrendamente antisemiti  e oscurantisti  non abbiamo nessuna voglia di diventare antiislamici.

E’ chiaro che non abbiamo bisogni di intellettuali noti che ci vengono a dire: “Tutto questo dimostra che la religione non dovrebbe esistere perchè fa solo guai”

La religione è un bisogno della persona, e non della persona  costretta e incapace di intendere e di volere, nè della persona fanatica; è un bisogno che nasce con l’uomo comune inteso nella sua maestosità e sovranità, e morirà con esso.

Detto tutto questo,   deve essere  ANCHE chiaro che il problema che abbiamo davanti è COMUNE, e vorremmo poterlo risolvere INSIEME.

Chiamo all’appello tutte le forze islamiche ed ebraiche  migliori  che possano  mettersi al tavolo con noi per pianificare strategie antiterrore.

Tutto il resto sarebbero soltanto chiacchiere inutili.

Per vivere insieme pacificamente,  ci occorre poco;  il rispetto reciproco, l’accettazione dei valori del paese ospitante, il rispetto comune delle regole, la capacità comune di ragionare sui punti divergenti.

Scusate se ho detto poco;  sono proprio su questi punti cardini che dobbiamo lavorare per  sviluppare le nostre radici democratiche, condividerle con chi vive con noi, chiedere al diverso la capacità di riflettere, confermare  sempre a noi stessi la capacità  di  accogliere.

Il nostro comune nemico è il terrorismo, che sia sotto forma di singoli o di stato organizzato. E’ chiaro che ci fa maggiore timore  il suo essersi organizzato in Stato, o in sette  gerarchicamente concepite.

Questo evidente terrorismo  organizza eserciti di kamikaze,  manda a morire bambine di soli dieci anni imbottite di tritolo, usa le donne come merce priva di qualunque dignità, stermina interi villaggi  soltanto perchè non si convertono all’islam, mette in rete i suoi video di morte, semina ovunque il terrore ed il caos, innalza la sua bandiera nera annunciatrice di  eventi apocalittici  e di sventura.

Eppure è soltanto un’organizzazione criminale che ogni uomo sano di mente vorrebbe vedere sparire dalla faccia della terra.

Lo so, anche la mafia avremmo voluto vederla sparire dalla faccia del nostro bel paese, ed invece gode in apparenza  di ottima salute (ma questo non ci proibisce di sapere che se volessimo potremmo profondamente castrarla a se stessa).

La stessa mafia si alimenta e si arricchisce di questo movimento o di movimenti simili, che si innalzano al di sopra del vivere civile, pur rimanendo solo fango e merda  con cui  ci si insudicia le scarpe e si perde il diritto di essere ancora chiamati uomini.

Bene.  Care forze democratiche e  sane che avete voglia di rimboccarvi le maniche: c’è lavoro per tutti.

 

ecco il mondo libero

Un grande e composto spettacolo, come mai si era mai visto, come mai si era mai sentito.

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la tenerezza di Dio

Padre Francesco è il nostro parroco, il parroco di tutti che sempre ci stupisce nelle sue parole e nei sui gesti.

Ho ascoltato per poco e per caso qualche tratto della sua  omelia  sul santo natale, ed il Papa usava queste parole su cui indurci a riflettere; parlava di pazienza di Dio, di vicinanza di Dio, di tenerezza di Dio.

Dio il sommo ed unico e sconosciuto perchè nessuno lo avrebbe mai visto nelle sue vere fattezze,  non sarebbe altro che un amorevole nonno senza età determinato a volere che noi  uomini e suoi figli  ci decidessimo a lasciare che il suo Bene ci possa cambiare la vita.

Perchè poi si tratta solo di questo; non tanto che siamo noi   a trovare Lui, ma almeno permettere che possa Lui essere l’Essere che trova noi.

Bene, da oggi è ancora un poco più Natale anche a Cuba, dove i cristiani possono liberamente esibire i loro presepi che solo  fino a ieri erano ancora proibiti.

 

 

la chiesa anglicana apre ai gay

le nozze in chiesa

samantha nello spazio

Da oggi Samantha Cristoforetti ci guarda dallo spazio, e noi la immaginiamo sulla luna…
Io tifo Samantha

samanta

camminamenti

Lisbona, Portogallo.

 

 

Installazione di un sentiero lastricato

 

 

Strade di campagna

Passeggiate a cavallo, foto!  http://www.eatcookandlove.com/it/le-altre-attivita/lezioni-di-cavallo.html

 

Strade di campagna ...  Puglia

 

Sentieri Selvaggi - Cerca con Google

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colori a Bari!

Sentieri, Mongolia

Sui sentieri Che portano ai Forti di Genova # colomba Il Verde Incontra l'azzurro del cielo in # Liguria

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Óbidos, Portogallo

Sentieri

panorama

Colore incredibile!  :))

Le Copertelle Est.  Antichi camminamenti Coperti Che corrono Lungo le mura della Città di Pietra.  Una delle Bellezze Che contraddistinguono Serra.

Pietra sentiero del giardino

Ho muristenes o cumbessias Sono Gli Alloggi colomba i Fedeli alloggiavano Durante i Loro Pellegrinaggi.  Si trovano a Fordongianus Nel piazzale della Chiesa di San Lussorio.  Info www.forumtraiani.it

Se Conoscete Londra e volete Esplorare lo Sconosciuto Nord, la prima tappa d'Obbligo E La Cittadina di York, Nel Nord Est dell'Inghilterra.  Eccovi Il Primo Capitolo dei Miei Pellegrinaggi Attraverso Il REGNO UNITO.

I Pellegrinaggi Secondo la Chiesa Cattolica Romana

Portogallo - Blue Dragon fiume

Lisbona, Portogallo

Natale a Lisbona, Portogallo

Passaggio Antico, Stari Bar, Montenegro foto tramite petit

Alfama quartier @ Lisbona - PORTOGALLO.  Il quartiere più antico della città e uno dei più pittoreschi, alambicchi con esso millenaria atmosfera.

Castelo de Vide - Portogallo

Il vecchio cortile della U. di Coimbra - Coimbra, Portogallo

Dona Ana beach, Lagos, Portugal

José Pepe Mujica – Discorso agli intellettuali

Cercavo un articolo speciale da ribloggare ed ho trovato questa meraviglia!

Ve la regalo…  🙂

Collage

Chiunque può fare il presidente della Repubblica?

 

per cinque mesi, sì, e anche alla grande, ma poi o ci si fa sul serio  tale, o si molla e si rilancia   il tiro..

Ma noi non li abbiamo neanche cinque mesi da buttare via, nè cinque mesi, nè cinque stelle…e andrà a finire che butteremo via tutto, ma proprio tutto…

Speriamo di no!

ABEMUS PAPAM

fumata bianca

 

San Pietro

Particolare

Fedeli in preghiera

3messa

Fuori tutti

Guardei Svizzere

ecco la gente che è stata  in   Piazza san Pietro     festosa   sotto la pioggia   in preghiera       da stamane   fino a sera

Queste immagini ci hanno accompagnato in questi ultimi giorni.

Dopo cinque scrutini  il Papa è già stato eletto.

Tanta gente in piazza; molti i giovani e molti gli stranieri, nonostante si dica sempre  che la chiesa è una cosa morta del passato.

Spesso si relega il credente in una sorta di idiota, di cretino,  di fuori dal mondo, di persona insulsa ed obsoleta; molti molti molti credenti lo sono, rappresentano tutto questo, ma una minor  parte del mondo dei fedeli è tutt’altro. E’ gente solida, positiva, vigorosa, assolutamente moderna ed aperta a tutto,  nel senso più  autenticamente cristiano del termine.

Ormai non c’è più posto per un cristianesimo che non sappia mettersi a parlare una lingua comprensibile a tutti  e seminatrice di pace.

Chissà che il nuovo Papa  non sappia  straordinariamente  aiutarci in questo progetto.

E dunque,

c’è solo da scoprire chi uscirà dalla stanza delle lacrime…per regalarci le sue prime parole…: )

Dopo la contestazione, qualcosa c’è, molto manca…

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Donne emancipate, costrette, in crescita, dipinte o reali, di ieri e di oggi…comunque sempre donne

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Parola di web

Cari amici, quello che sta accadendo in Italia io credo sia un fenomeno singolare che non vada assolutamente taciuto.

Credo che per singolarità possa essere allo stesso livello delle dimissioni del Papa, e mi riferisco al fatto che siamo in scacco di fronte allo scenario politico di questi giorni.

I casi sono due;   lo scacco o  lo diamo, o lo subiamo.

Il fenomeno mi interessa e credo che dovrebbe interessarci sia come amanti del  web, sia come italiani. Come  amanti del web perchè usiamo la stessa rete che ha permesso al fenomeno Grillo di esistere;  sia come italiani perchè siamo tutti reduci da  un voto elettorale, e sia che si abbia votato Grillo ( uno su quattro  tra di noi) sia che si sia votato altro, a tutti dovrebbe importare di stare dentro un paese che non conosce governabilità.

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Apriti cuore

In questa notte calda di ottobre, apriti cuore

non stare li in silenzio senza dir niente
non ti sento, non ti sento, da troppo tempo non ti sento
e ti ho tenuto lontano dalla gente
quanti giorni passati senza un gesto d’amore
con i falsi sorrisi e le vuote parole.

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Nel nome del popolo italiano: la triennale

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dal popolo di facebook

per fortuna

Rivoluzione o catastrofe?

Ha vinto Grillo, sul piano nazionale.

Ma  la partita ora si fa delicatissima.

Ci sono due soliti noti che non si filano, chi più chi meno; e c’è il terzo incomodo, che vuole fare e farsi avanti, senza scendere a patti.

Ma si sa che in parlamento i patti si devono fare, e ci vuole una maggioranza.

Riusciranno questi tre ibridi a fare in qualche modo squadra?

Riuscirà a vincere il buonsenso ed il senso di responsabilità?

Saranno i tanti grillini capaci di interpretare il bisogno reale del paese coniugandolo con gli strumenti del mestiere?

Forse lo sapranno fare meglio di quanto  non abbiano saputo concludere e produrre i grandi mestieranti, ma con i forse non si salva l’economia.

E si parla di economia vera e non di fanta finanza.

Certo, alla peggio  si tornerà a votare di nuovo,  ma non per ripetere la stessa situazione

( e questo gli italiani lo dovrebbero capire).

E cosa sarà accaduto nel frattempo dentro le maglie già molto pericolanti  del nostro paese?

Come si può concludere, le domande sono tantissime e le certezze inesistenti.

Non mi resta che augurare ai  distruttori  del sistema  di essere capaci di costruire dopo che hanno saputo  sfasciare.

Dovrei dire, dopo che abbiamo saputo sfasciare, visto che uno su tre abbiamo   votato Grillo e quello che rappresenta.

Largo ai lavori, dunque.

Del resto,  Mai dire mai.

L’importante è adesso essere seri, perchè non è più tempo di facile comicità…

(leggere anche il fatto quotidiano)

DONNE PROTAGONISTE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

UNA SOCIETA’ SPALANCATA

Culture

Dopo la famiglia aperta ha vinto la società  spalancata.

Andiamo verso la società CONDIVISA, questo è il messaggio chiaro ed inequivocabile che arriva dal tribunale europeo.

Non a caso ho scelto il termine spalancata  piuttosto che nuova; divenire un sistema di paesi dove la legge che deve regolamentare il matrimonio  diviene unica  e  sottoscritta, significa  aprire le frontiere che prima bloccavano la valdità di una legge all’ingresso  di una nuova comunità, ma non significa  divenire un sistema di  paesi  che comincia a pensarla effettivamente nella stessa maniera.

Questo è solo un  segno di progresso  pilotato, di  invito al  bisogno  di dialogo.

Ognuno rimanga della propria convinzione religiosa od etica che sia,  ma quando si tratta di regolamentare sotto il profilo legislativo e quindi comunitario  le leggi che disciplinano una realtà imperitura e principe come quella della famiglia,  allora occorre, per il bene stesso della distensione sociale,  arrivare ad un punto di incontro.

Io ho interpretato in questo modo lo spirito di questo diktat.

Quali potrebbero essere altrimenti le conseguenze di eventuali irrigidimenti   nei confronti di  queste realtà diffuse?

Purtroppo le possiamo immaginare:   discriminazioni, ghettizzazioni e persecuzioni nei confronti dei diversi di turno.

Oggi sono i gay sotto il mirino  della censura  e dell’odio, ieri  lo sono stati  gli ebrei, gli zingari, i  malati di mente   e i neri…

Rimane  il fatto  che l’Europa non è il mondo; fuori di questo pugno di terra c’è il pensiero musulmano che di certo  ha ben altre attenzioni e direttive  comunitarie, e questo significa semplicemente che siamo ben lontani dall’avere risolto   un tabù, un pregiudizio, o qualcosa di simile,  che credo mai verrà completamente divelto.

Siamo davanti ad un ostacolo veramente ostico.

Fino a che si diceva che i neri e i bianchi dovevano avere gli stessi diritti,  si proclamava qualcosa di molto ovvio.

Fino a che si è detto che  mai più bisognerà toccare il capo di un ebreo,  si è detto qualcosa di molto  sacrosanto…

Ma quando si viene  fuori a dire “Io omosessuale ho diritto a sposarmi e a formare una famiglia con gli stessi diritti  di un eterosessuale”,  allora si viene asserendo qualcosa che va contro la natura stessa, che non è più tanto ovvia.

Mi spiego meglio:  non è ovvio dire che l’uomo e la donna sono la stessa cosa, nel senso che è solo una questione di attitudine scegliere di essere una cosa piuttosto che un’altra, perchè si nasce  già con una certa  predisposizione,   e la natura non è quello che si vede fuori ma è quello che esiste di dentro.

Come spiegare ad una persona normale, e sottolineo normale,   che il sesso di una persona non è quello che ha o non ha , ma è quello che è o non è?

Siamo ancora abbastanza lontani     dal poterlo comprendere.

Inutile fare il finto progressista, inutile fare lo snob che  in pubblico  finge d’essere  equipaggiato   a gestire certe realtà, ma poi nel privato  può solo dire “In casa mia, non lo accetterò mai…”

Da che mondo è mondo noi diciamo “Il cielo è blu e  la merda puzza…” perchè vediamo che il cielo è di quel colore e che di fatto   i nostri escrementi  non emanano  un buon profumo.

Poi ci dicevano anche “La mamma fa i bambini ma il papà no”

E noi zitti perchè vedevamo che era proprio così, perchè sapevamo che  così andava il mondo.

Ora qualcuno ci viene a dire che    “Tu sei quello che provi e non quello per come sei fatto”.

STRAORDINARIO, RAGAZZI.

Ma allora  questo è il Paradiso,  dove finalmente viene riconosciuto  il primato  dell’invisibile sul  visibile, del  vero sul falso, dell’interno sull’esterno, e se questo è il Paradiso, perchè tutte le altre cose che andrebbero messe a posto ancora non funzionano?

Perchè  questa antica   discriminazione    comincia a girare bene e tutte le altre rimangono sotto uno strato di letame  che forse altri   duemila anni   potranno bastare  a   creare cambiamenti?

Cos’ha   l’evidenza del sesso  da smuovere le montagne che  altre questioni    assai urgenti e necessarie    non hanno?

Forse è perchè nel sesso  sta il nostro istinto  alla vita?. O forse è perchè parlando di questo non si parlerà di altro? O  forse è perchè   “di con chi  va a letto  il mio vicino è una questione privata”  e dunque  non si deve  invadere  le  volontà  dei singoli?

E la vita non è mamma che fa bambini mentre papà deve fare altro,  ma  è  un essere con un altro essere, di qualunque  apparato  sessuale siano,  che si promettono amore eterno. Punto.

Tergiversiamo pure   sull’amore eterno,   che ad andare bene  potrà essere solo   più o meno  duraturo,  ma non si tergiversi su questo assoluto: l’amore non ha sesso, come non ha età, come non ha   limiti.  

Ce lo ha detto il   Parlamento europeo,  ed è bene che si cominci a riflettere  seriamente   la questione.

A  me piacciono i confetti, da qualunque parte essi arrivino.

ORA SI CORRE

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Maratona di Roma: l'evento e le modalità

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immagine relativa a 29 APRILE 2012

Mondo (in) piccolo

I  bambini a scuola  sono come  un mondo in  piccolo, nel senso che sono un mondo in miniatura;  tra di loro  governano sentimenti, difetti, intelligenze, eccedenze ed attitudini,  esattamente   così come accade nel mondo degli adulti.

Noi abbiamo cose che ci piacciono di più e cose che ci piacciono   di meno; per loro è lo stesso;

abbiamo   a volte   scatti d’ira;

invidie e gelosie;

momenti di debolezza;

amici e nemici;

momenti di coraggio;

desideri e speranze;

abbiamo  una certa idea propria   del bene e del male;

bisogno di tenerci occupati;

di riposare quando siamo stanchi;

di sentirci sempre  nel centro  di qualcosa;

di comunicare e sentirci  utili;

di prenderci  in  cura quando  siamo malati;

di  andare in vacanza, di sentirci amati, di voler bene, di esprimerci, di fare stupidaggini…;

e per loro è lo stesso.

La    sostanziale  differenza è che  i nostri bambini  sono ancora  incoscienti di se stessi,  mentre noi ne  abbiamo piena consapevolezza, e grazie a questa consapevolezza,  possiamo essere in grado, senza diventare   protagonisti al posto loro,  di  guidarli    sul lungo  sentiero  delle  scoperte che fanno crescere.

Il rapporto insegnante discente non è un legame  paritario, per via della coscienza che il primo possiede ed  il secondo non conosce.

L’insegnante è come un direttore d’orchestra, solo che la musica da suonare non la decide lui, la decide il gruppo classe.

E’ come  un guardiano  di beni preziosi,  solo che i beni preziosi sono esseri sconosciuti  e con libera  capacità  di decidere e disporre di sè.

E’ come  un giocoliere capace di particolari     esercizi  di bravura, solo  che  i burattini di questo  teatro non hanno fili,  sono  autonomi,  sono i signori  del palco, loro stessi   decidono il contenuto  dello spettacolo.

L’insegnante che entra in classe non saprà fino alla fine della giornata   se  quel  che dovrà fare  e avrà fatto,   otterrà  successo  oppure no.

Troppe le variabili non previste e non prevedibili.

Non solo troppo imprevedibili, ma addirittura  quello che potrebbe  sembrare  al momento  riuscito,  potrebbe nel tempo rivelarsi  insufficiente, come  anche  quello che potrebbe  essere risultato inadeguato, nel tempo potrebbe risultare centrato.

Insomma,  insegnare è un fatto di relazione; c’è un insegnante e un minore ( fino a che non diventerà maggiorenne);  c’è un gruppo di insegnanti e un gruppo di minori più o meno numeroso, più o meno rumoroso,  più o meno forte  o  complicato;  c’è un insegnante e un  ennesimo  gruppo di minori  chiamati  a fare  qualcosa, ad occuparsi di un determinato compito.

Dentro questa relazione sta l’apprendimento, sta il beneficio, sta il vantaggio, sta la crescita, sta lo sviluppo, l’evoluzione di un paese.

Un’insegnante   scrupoloso  e capace  può avvicinare ai bambini, in un solo giorno,    più mondi di quanto un genitore distratto  non sappia fare in dieci anni e più  di convivenza con il proprio figlio;  può  toccare con mano, negli anni,    i cambiamenti  della  crescita  dei suoi ragazzi,  almeno  quanto  se non di più   di due genitori  assenti  o inadeguati.

Un insegnante  indifferente e non motivato  può solo perdere    e far perdere tempo prezioso. Purtroppo può anche far danni, al pari di un genitore inadeguato.

Inutile dire  che la collaborazione dei genitori con chi si prende cura della formazione  scolastica,  rimane sempre un momento  chiave    per la buona riuscita  delle  tappe  evolutive.

Non sempre questa collaborazione accade, non sempre è possibile.

Mentre i genitori non si scelgono, e nemmeno  i fratelli  e tutti i parenti,  in un certo senso l’insegnante  si  può scegliere. Lo fa soprattutto  chi ne dispone ampiamente i mezzi,  ma anche chi può fare nel suo piccolo, piccole scelte.

Poi  c’è la bella storia  di chi non si è scelto, ma  si trova lo stesso magnificamente bene, insieme  all’insegnante  di passaggio.

Solo una piccola  precisazione. Se il genitore  può scegliere  il maestro (possibilità permettendo),  il maestro  non  potrebbe arrivare a  scegliere  i propri  alunni.

Se così accadesse,  potrebbero rimanere molti  discenti  senza  insegnanti, e questo non è auspicabile, perché tutti abbiamo il diritto/dovere   di imparare,  nonostante il nostro impulso   inconfessabile   di rimanere  ignoranti come    di voler avere solo  alunni  perfetti.

Questo è lo spirito democratico, sommo  ed universale della scuola in quanto scuola.

UNA DONNA DI CARATTERE E COLORE

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UNA DONNA DI CARATTERE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il nord Africa è in fermento, vicino e venturo:e l’Europa?

Gli scontri al Cairo (foto Amel Pain - Epa)

Manifestazioni Egitto

IMMAGINI DAL CAIRO

Rivolta nel deserto, venti di ribellione in tutto il Nordafrica

NORD-AFRICA: TEMPO DI RIVOLUZIONI

Cosa sta accadendo in Thailandia?

 

 

In Thailandia   sta accadendo uno scontro civile  tra i  sostenitori dell’ex premier politico  Thaksin  Shinawatra  e l’attuale governo in carica rappresentato dal Partito Democratico.  Chi è o chi era  Thaksin  Shinawatra?  La sua figura oscilla tra  un ricco e corrotto  imprenditore  che si è arricchito sembra anche grazie  al suo potere politico ed un benefattore  che ha dato con il suo modo di porsi e la sua capacità  comunicativa  speranza  a una parte del  popolo,  quella meno istruita e  preparata,  di potere vedere la trasformazione  dell’attuale sistema politico vigente in Thailandia  e che effettivamente comincia ad essere visto come troppo restrittivo ed antiquato.

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Ancora Michelangelo Merisi, il pittore maledetto che il mondo ci invidia, ossia solo un uomo in cerca d’amore

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La fabbrica di nichi ha vinto

Che cos’è la politica? La politica ha ancora un senso? È il titolo e sottotitolo   di un libro di Hannah Arendt, la maggiore  filosofa del pensiero politico del   ‘900 e sulla cui riflessione intenderei  continuare la mia piccola  analisi.

Nota è l’attenzione costante della pensatrice verso la natura dell’agire sociale, per la cui analisi non si può che risalire alla cultura greca, al concetto antico di polis, all’antica distinzione tra vita pubblica e vita privata, all’antica lotta tra Atene e Sparta, i due modelli di vita contrapposti, per finire all’analisi del totalitarismo moderno e delle sue tragiche conseguenze. Continua a leggere