La fine di un amore
ti lascia senza fiato
perchè ti lascia mutilato,
quello che doveva essere per sempre
un giorno muore
e rimani solo, orfano
e non rimane che rassegnarsi
chiudere la porta
nell’attesa di una nuova primavera…
La fine di un amore
ti lascia senza fiato
perchè ti lascia mutilato,
quello che doveva essere per sempre
un giorno muore
e rimani solo, orfano
e non rimane che rassegnarsi
chiudere la porta
nell’attesa di una nuova primavera…
Nei vangeli Gesù in più occasioni, attraverso i suoi apostoli, dà la propria idea di chiesa e di stato e lo fa attraverso l’idea di persona e di famiglia. Secondo il suo insegnamento la famiglia è il primo nucleo dello stato, dove viene attribuito un ruolo ben preciso ad ogni suo componente, dove tutti i membri si sorreggono, si appoggiano, si aiutano. Essa necessita d’essere fondata sull’amore umano ispirato dal sentimento religioso che è oltre la legge umana; per sentimento religioso si intende lo spirito di carità che può essere presente in ogni uomo. Come è per la famiglia, dovrebbe essere lo stare in un gruppo.
Una verità, una sola, la sola possibile, esiste, solo che bisogna saperla e volerla vedere. Qui sì bisogna avere il coraggio che questo filosofo ha dimostrato almeno verso di sé, la coerenza che questo grande del pensiero ha esercitato almeno verso di sé, l’onestà intellettuale che non gli può essere negata. In quanto ad accettare la natura umana e denunciarla, va benissimo, a patto che si dica anche che di questa miserevole stupenda vita che ci è data di vivere, l’uomo non ne è il padrone.
Bene, si potrebbero aggiungere cento e cento articoli ancora su questo argomento, le pagine ci scorrerebbero davanti senza sosta, dovremmo immaginare fiumi d’inchiostro che vengono versati per onorare la memoria, il pensiero, la grandezza, l’onestà, l’eroismo, la semplicità e la fierezza di quest’uomo come del suo compagno di lavoro, eppure ancora non avremmo detto nulla, non si sarebbero trovate le parole adatte, le parole sufficienti, le parole degne a rendere merito alle loro vite trucidate.
Quello che fa più male non è che siamo tutti uomini, ossia nati per morire, ma che alcuni di noi, i migliori, vengono lasciati durante la loro vita soli ed offesi, umiliati e scherniti, e si debba aspettare di vederli cadaveri per iniziare il corso delle Celebrazioni, delle finte Commemorazioni, dei falsi mea culpa…
Quello che invece Falcone e Borsellino hanno significato davvero per la Sicilia e per l’Italia forse un giorno qualcuno lo capirà veramente, forse è già tra noi quel cuore e quella mente che seriamente si impegnerà su questa strada, sulla stessa strada squarciata e sventrata dove due uomini per bene, loro davvero brave persone, sapevano già di andare a morire eppure hanno accettatto il loro destino in silenzio, senza fare tanto rumore per nulla.
E’ proprio a questa persona, è ai suoi amici, è alla sua famiglia, è ai suoi figli che un giorno quest’uomo partorirà come nati da una pianta nuova e ridente, che io vorrei con doverosa umiltà dedicare queste povere ed indegne parole.
A chi dovesse pensare che il Diavolo non esiste, come rimarrebbe possibile spiegare gli esorcismi ad opera di persone religiose di indubbia competenza e serietà , nonchè la vasta letteratura delle possessioni demoniche? Come potersi nello stesso tempo dichiarare dei credenti mettendo in dubbio le tentazioni di Satana provate dallo stesso Gesù e raccontate nei Vangeli? Non ritengo di dovere approfondire il tema che considero assolutamente tra i più seri e complessi del genere umano. Lo lascio espressamente agli esorcisti ed a chi pratica questo rito salvifico della persona.
Voglio invece solo riallacciare indirettamente il problema dell’attualità del male radicale operato da uomini indegni all’esistenza o quanto meno al mistero del Demonio e della sua opera, lasciando che ogni lettore possa guadagnarne le proprie personali riflessioni.
Le radici antiche dell’esorcismo
Attenzione, anche gli esorcisti non sono infallibili
Ma i santi asseriscono la fallibilità certa di SATANA
Il demonio tenta Gesù fino all’ultimo
Il demonio ha tentato padre Pio
Mentre i più grandi criminali della storia non erano e non sono indemoniati, ma solo miserrimi criminali della peggior specie e basta, tanto che Satana non ha nemmeno bisogno di tentarli; da sempre sono già tutti suoi.
Il terrore marcia sull’onda della presunzione, della stupidità e dell’indifferenza: ne parliamo perchè quello che è accaduto nella grande storia si ripete quotidianamente nel nostro privato con tecniche meno organizzate ma non per questo meno feroci. Se leggessimo le riflessioni della Arendt e volessimo trasporre nella nostra quotidianità un simile livello immane di terrore, non faremmo fatica a trovare nei fatti di cronaca esempi abbastanza simili di follia e di violenza. Quello che è cambiato è solo l’importanza storica degli eventi stessi: durante la grande guerra il fenomeno del totalitarismo è stato gestito da potenze mondiali che gli hanno alla fine conferito il grado appropriato di pericolosità e di attenzione pubblica, nel nostro anonimo quotidiano il totalitarismo dello smarrimento della ragione viene gestito da potenze anonime, sotterranee e silenziose, quasi sempre solitarie ma comunque diffuse, che agiscono in totale libertà, favorite dalll’impotenza/indifferenza istituzionale delle forze di prevenzione e delle forze di sicurezza. I dati emergenti non possono non farci preoccupare: il fatto di cronaca violento che esplode naturalmente contro le categorie più deboli (donne, vecchi, bambini ed emarginati) è praticamente diventato dirompente, eppure sembreremmo totalmente incapaci a gestirlo (abbiamo problemi molto più seri di questo che certo non è nel calendario governativo una priorità politica degna d’attenzione).
Salvo forse miracoli in cui ormai da tempo non crede più nessuno.
“Il razzismo può segnare il tramonto del mondo occidentale e dell’intera civiltà umana. Una volta che i russi sono diventati slavi, che i francesi hanno assunto il ruolo di comandanti di una force noire, che gli inglesi si sono trasformati in bianchi, come già tutti i tedeschi per una disastrosa formula magica in ariani, è la fine dell’uomo occidentale. Perché, a prescindere da quello che possono dire gli scienziati, la razza è, da un punto di vista politico, non l’inizio dell’umanità ma la sua fine, non l’origine dei popoli ma la loro decadenza, non la naturale nascita dell’uomo ma la sua morte innaturale.”
P. 220 da Le origini del totalitarismo di Hannah Arendt Edizioni di Comunità
Prete pedofilo immediatamente sospeso dal Papa
Ho accolto con gioia e sollievo la notizia pervenuta dai media riguardante la Santa Sede (e che sinceramente attendevo): il pontefice Benedetto XVI ha ordinato l’immediata sospensione dalla funzione ecclesiastica di un suo ministro accusato di un episodio di pedofilia appena commesso ai danni di una bambina di dieci anni. Finalmente la Chiesa attraverso la sua massima autorità ha dato il primo significativo e tempestivo segnale in materia di giustizia e di cura delle anime al popolo cristiano e non solo; Continua a leggere
Ossia capire le logiche di conflitto e le logiche di pace in un mondo globalizzato ma che rimane legato alle sue culture millenarie e che conosce questioni aperte di lunga memoria legate ai popoli, ai territori ed alla loro capacità o incapacità di convivenza reciproca.
“Ci furono tempi felici in cui si poteva scegliere liberamente: meglio morti che schiavi, meglio morire in piedi che vivere in ginocchio. E ci furono tempi infami in cui intellettuali rincretiniti hanno dichiarato che la vita è il sommo dei beni. Oggi sono arrivati i tempi terribili in cui ogni giorno si dimostra che la morte dà inizio al suo governo del terrore esattamente quando la vita è diventata il sommo bene; che chi preferisce vivere in ginocchio, muore in ginocchio; che nessuno può essere ucciso più facilmente di uno schiavo. Noi viventi dobbiamo imparare che non si può nemmeno vivere in ginocchio, che non si diventa immortali se si corre dietro alla vita, e che, se non si vuole più morire per nulla, si muore nonostante non si sia fatto nulla”. Così Hannah Arendt, rifugiatasi negli Stati Uniti, scriveva nel 1942 sulle colonne di “Aufbau”, il giornale degli emigranti tedeschi su cui dal 1941 al 1945 faceva sentire la sua voce. Il coraggio nella difesa del valore dell’identità ebraica, ma prima ancora della dignità umana, che ispira questa riflessione, è presente in molti degli articoli di quegli anni, qui raccolti. Questa difesa, finalizzata a dare vita a un’autentica politica ebraica, passa attraverso la denuncia di tutti gli atteggiamenti pericolosi per il popolo ebraico: non solo quelli del nemico dichiarato, l’antisemitismo, ma anche quelli provenienti da presunti amici, che però pretendono di trattare gli ebrei con condiscendenza. La critica della Arendt non risparmia perciò nemmeno gli stessi ebrei, accusati di essersi lasciati intrappolare dalla convinzione di essere “solo vittime”, una convinzione “terribile”, perché capace di escluderli “dalla storia dell’umanità in maniera più definitiva di tutte le persecuzioni”.
brano tratto dall’ introduzione di Marie Luise Knott al libro di Hannah Arendt “Antisemitismo e identità ebraica”
Che cos’è la politica? La politica ha ancora un senso? È il titolo e sottotitolo di un libro di Hannah Arendt, la maggiore filosofa del pensiero politico del ‘900 e sulla cui riflessione intenderei continuare la mia piccola analisi.
Nota è l’attenzione costante della pensatrice verso la natura dell’agire sociale, per la cui analisi non si può che risalire alla cultura greca, al concetto antico di polis, all’antica distinzione tra vita pubblica e vita privata, all’antica lotta tra Atene e Sparta, i due modelli di vita contrapposti, per finire all’analisi del totalitarismo moderno e delle sue tragiche conseguenze. Continua a leggere
Passata la Domenica delle palme, o degli ulivi che dir si voglia, ci avviciniamo al massimo evento liturgico del mondo cristiano, ossia alla passione, morte e resurrezione di nostro Signore Gesù Cristo.
La nostra Chiesa ce lo ripete sempre, sempre ci ricorda che non è il santo Natale l’evento più importante della narrazione evangelica ma bensì la Pasqua, quando ormai la predicazione del Messia è arrivata al suo compimento pronta per consegnarsi nelle mani della giustizia temporale e della giustizia divina.
Cristo muore crocifisso come il peggiore dei malfattori; muore solo senza il conforto dei suoi dodici eletti, o meglio, solo Giovanni, il più giovane, intelligente, coraggioso e amabile dei suoi discepoli gli rimane vicino nel momento del massimo sconforto; accanto a lui stanno Maria e Maddalena, le sue donne piangenti.
Lo stagismo è il primo passo per la conquista del mondo.
Non amo che le rose che non coglietti
There is always something to be thankful for in your life. Being alive is absolutely one of them!
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«Meglio una testa ben fatta che una testa ben piena» (Michel de Montaigne)
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