La fine di un amore di GB

La fine di un amore

ti lascia senza fiato

perchè  ti lascia mutilato,

quello che doveva essere per sempre

un giorno muore

e rimani solo, orfano

e non rimane che rassegnarsi

chiudere la porta

nell’attesa di una nuova primavera…

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L’enorme problema del cristianesimo

Nei vangeli Gesù in più occasioni, attraverso i suoi apostoli, dà la propria idea di chiesa e di stato e lo fa attraverso l’idea di persona e di famiglia. Secondo il suo insegnamento la famiglia è il primo nucleo dello stato, dove viene attribuito un ruolo ben preciso ad ogni suo componente, dove tutti i membri si sorreggono, si appoggiano, si aiutano. Essa necessita d’essere fondata sull’amore umano ispirato dal sentimento religioso che è oltre la legge umana; per sentimento religioso si intende lo spirito di carità che può essere presente in ogni uomo. Come è per la famiglia, dovrebbe essere lo stare in un gruppo.

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Sapere pensare l’invisibile in un mondo fatto di materia

 

Una verità, una sola, la sola possibile, esiste, solo che bisogna saperla e volerla vedere. Qui sì bisogna avere il coraggio che questo filosofo ha dimostrato almeno verso di sé, la coerenza che questo grande del pensiero ha esercitato almeno verso di sé, l’onestà intellettuale che non gli può essere negata. In quanto ad accettare la natura umana e denunciarla, va benissimo, a patto che si dica anche che di questa miserevole stupenda vita che ci è data di vivere, l’uomo non ne è il padrone.

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Gli alberi della speranza

 

Chi era Giovanni Falcone

Articolo La stampa

Educazionescuola

Tutto sulla strage di Capaci

Bene,  si potrebbero aggiungere  cento e cento  articoli ancora  su questo argomento, le pagine ci scorrerebbero  davanti  senza sosta,  dovremmo immaginare fiumi d’inchiostro  che vengono  versati  per onorare  la memoria, il pensiero, la grandezza, l’onestà, l’eroismo, la semplicità e  la  fierezza  di  quest’uomo come del suo compagno di lavoro,   eppure ancora non avremmo detto nulla, non si sarebbero trovate le parole adatte, le parole sufficienti, le parole degne  a rendere  merito alle loro vite   trucidate.

Quello che fa più male  non è  che siamo tutti uomini, ossia nati per morire,   ma che  alcuni di noi, i migliori,  vengono  lasciati durante la loro vita  soli ed  offesi,  umiliati e scherniti,   e si debba aspettare  di vederli cadaveri  per iniziare  il corso delle Celebrazioni, delle finte Commemorazioni,  dei falsi   mea culpa

Quello  che invece  Falcone e Borsellino hanno significato   davvero per la Sicilia e per l’Italia   forse  un giorno  qualcuno  lo capirà veramente,  forse è già tra noi  quel cuore e quella mente  che  seriamente   si impegnerà su questa strada,  sulla stessa strada  squarciata e sventrata dove  due uomini per bene, loro davvero brave persone,  sapevano già di andare a morire  eppure hanno accettatto il loro destino in silenzio, senza fare tanto rumore per nulla.

E’ proprio a questa persona, è ai suoi amici, è alla sua famiglia, è ai suoi figli  che un giorno  quest’uomo  partorirà  come nati da una pianta   nuova e ridente,  che io vorrei  con doverosa  umiltà dedicare queste povere ed indegne parole.

 

 

…e poi c’è lui, il Diavolo

 

  

 

A chi  dovesse pensare che il Diavolo non esiste,  come rimarrebbe possibile   spiegare  gli esorcismi  ad opera di  persone religiose  di indubbia  competenza e serietà ,  nonchè  la vasta letteratura delle possessioni  demoniche?  Come  potersi   nello stesso tempo  dichiarare  dei credenti mettendo in dubbio le tentazioni di Satana provate dallo stesso Gesù  e raccontate nei Vangeli? Non ritengo  di dovere approfondire il tema  che considero assolutamente tra i più seri e complessi  del genere umano. Lo lascio  espressamente  agli esorcisti  ed a chi  pratica  questo rito  salvifico  della persona.

Voglio  invece  solo  riallacciare  indirettamente   il  problema dell’attualità  del male  radicale  operato  da uomini  indegni  all’esistenza o quanto meno al mistero  del Demonio  e della sua opera, lasciando  che ogni lettore possa  guadagnarne   le  proprie  personali   riflessioni.

Le radici antiche dell’esorcismo

Intervista a Padre Amorth

Padre Amorth

Intervista a Padre Cipriano

Attenzione, anche gli esorcisti non sono infallibili

Ma i santi asseriscono la fallibilità certa di SATANA

Il demonio tenta Gesù fino all’ultimo

Il demonio ha tentato padre Pio

Mentre i più grandi criminali della storia non erano e non sono   indemoniati,  ma solo  miserrimi  criminali  della peggior specie e basta, tanto  che Satana   non ha nemmeno  bisogno di tentarli;  da sempre  sono già tutti suoi.

Il terrore e’ sempre di moda

    

Il terrore  marcia sull’onda  della presunzione, della stupidità  e dell’indifferenza: ne parliamo perchè  quello che è accaduto nella grande storia si ripete quotidianamente nel nostro privato con  tecniche  meno  organizzate  ma non per questo meno feroci.  Se leggessimo  le riflessioni della Arendt  e  volessimo  trasporre  nella nostra quotidianità un simile  livello immane  di terrore,  non faremmo fatica  a trovare nei fatti di cronaca   esempi abbastanza simili  di follia e di violenza.  Quello che è cambiato è solo  l’importanza  storica degli eventi stessi:  durante la grande guerra  il fenomeno del  totalitarismo  è stato  gestito  da potenze mondiali che gli hanno alla fine  conferito  il grado appropriato di pericolosità  e di attenzione pubblica,  nel nostro  anonimo  quotidiano il  totalitarismo dello smarrimento della ragione   viene gestito  da potenze anonime, sotterranee e  silenziose, quasi sempre  solitarie  ma  comunque  diffuse,  che  agiscono in totale libertà,   favorite  dalll’impotenza/indifferenza    istituzionale   delle forze  di  prevenzione  e delle forze di sicurezza.  I  dati  emergenti  non possono non farci  preoccupare:  il fatto di  cronaca violento   che esplode  naturalmente contro le categorie più deboli  (donne, vecchi, bambini   ed  emarginati) è praticamente  diventato  dirompente,  eppure  sembreremmo   totalmente incapaci  a   gestirlo (abbiamo problemi molto più seri  di questo  che certo non è nel calendario  governativo  una priorità   politica degna  d’attenzione). 

Salvo forse  miracoli in cui ormai da tempo non  crede più nessuno.

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Non di solo pane o di sole debolezze vivrai…

Baciami ancora

paraolimpiadi L amore al tempo dei disabili

Quando i diritti proclamati non bastano più!

  Auschwitz, rubata l’insegna “il lavoro rende liberi”

“Il razzismo può segnare il tramonto del mondo occidentale e dell’intera civiltà umana. Una volta che i russi sono diventati slavi, che i francesi hanno assunto il ruolo di comandanti di una force noire, che gli inglesi si sono trasformati in bianchi, come già tutti i tedeschi per una disastrosa formula magica in ariani, è la fine dell’uomo occidentale. Perché, a prescindere da quello che possono dire gli scienziati, la razza è, da un punto di vista politico, non l’inizio dell’umanità ma la sua fine, non l’origine dei popoli ma la loro decadenza, non la naturale nascita dell’uomo ma la sua morte innaturale.”

P. 220 da  Le origini del totalitarismo di Hannah Arendt  Edizioni di Comunità

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Finalmente adesso i preti pedofili vengono (forse) tempestivamente spretati

 

                                                                                                  

Prete pedofilo immediatamente sospeso dal Papa

Ho accolto con gioia e sollievo la notizia   pervenuta dai media  riguardante  la Santa Sede (e che sinceramente attendevo): il pontefice Benedetto XVI  ha ordinato   l’immediata  sospensione  dalla funzione ecclesiastica  di un suo  ministro accusato di un episodio di pedofilia  appena commesso  ai danni  di una bambina  di dieci anni. Finalmente   la Chiesa attraverso la sua massima autorità  ha dato il primo significativo e tempestivo  segnale  in materia di  giustizia e di cura delle anime al popolo cristiano  e non solo;  Continua a leggere

Guerra o pace nel mondo?

                            Ebraismo e modernità              

Ossia  capire le logiche di conflitto e le logiche di pace in un mondo globalizzato  ma che rimane legato alle sue culture millenarie e che conosce questioni  aperte di lunga memoria legate  ai popoli, ai territori ed  alla loro capacità o incapacità  di convivenza reciproca.

“Ci furono tempi felici in cui si poteva scegliere liberamente: meglio morti che schiavi, meglio morire in piedi che vivere in ginocchio. E ci furono tempi infami in cui intellettuali rincretiniti hanno dichiarato che la vita è il sommo dei beni. Oggi sono arrivati i tempi terribili in cui ogni giorno si dimostra che la morte dà inizio al suo governo del terrore esattamente quando la vita è diventata il sommo bene; che chi preferisce vivere in ginocchio, muore in ginocchio; che nessuno può essere ucciso più facilmente di uno schiavo. Noi viventi dobbiamo imparare che non si può nemmeno vivere in ginocchio, che non si diventa immortali se si corre dietro alla vita, e che, se non si vuole più morire per nulla, si muore nonostante non si sia fatto nulla”. Così Hannah Arendt, rifugiatasi negli Stati Uniti, scriveva nel 1942 sulle colonne di “Aufbau”, il giornale degli emigranti tedeschi su cui dal 1941 al 1945 faceva sentire la sua voce. Il coraggio nella difesa del valore dell’identità ebraica, ma prima ancora della dignità umana, che ispira questa riflessione, è presente in molti degli articoli di quegli anni, qui raccolti. Questa difesa, finalizzata a dare vita a un’autentica politica ebraica, passa attraverso la denuncia di tutti gli atteggiamenti pericolosi per il popolo ebraico: non solo quelli del nemico dichiarato, l’antisemitismo, ma anche quelli provenienti da presunti amici, che però pretendono di trattare gli ebrei con condiscendenza. La critica della Arendt non risparmia perciò nemmeno gli stessi ebrei, accusati di essersi lasciati intrappolare dalla convinzione di essere “solo vittime”, una convinzione “terribile”, perché capace di escluderli “dalla storia dell’umanità in maniera più definitiva di tutte le persecuzioni”.      

brano tratto  dall’   introduzione di   Marie Luise Knott al libro di Hannah Arendt  “Antisemitismo e identità ebraica”

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La fabbrica di nichi ha vinto

Che cos’è la politica? La politica ha ancora un senso? È il titolo e sottotitolo   di un libro di Hannah Arendt, la maggiore  filosofa del pensiero politico del   ‘900 e sulla cui riflessione intenderei  continuare la mia piccola  analisi.

Nota è l’attenzione costante della pensatrice verso la natura dell’agire sociale, per la cui analisi non si può che risalire alla cultura greca, al concetto antico di polis, all’antica distinzione tra vita pubblica e vita privata, all’antica lotta tra Atene e Sparta, i due modelli di vita contrapposti, per finire all’analisi del totalitarismo moderno e delle sue tragiche conseguenze. Continua a leggere

Dov’è il Dio della Pace?

            File:Arezzo-Chiesa di san Domenico-Crocifisso di Cimabue-closeup.jpg

Passata la Domenica delle palme, o degli ulivi che dir si voglia,   ci avviciniamo al massimo  evento liturgico  del mondo  cristiano, ossia alla passione, morte e resurrezione di nostro Signore  Gesù Cristo.

La nostra Chiesa ce lo ripete sempre, sempre ci ricorda che non è il santo Natale  l’evento più importante della narrazione evangelica  ma bensì la Pasqua, quando  ormai la predicazione del Messia  è arrivata al suo compimento pronta per  consegnarsi nelle mani della giustizia  temporale e della giustizia  divina.

Cristo muore crocifisso come il peggiore dei malfattori;  muore  solo  senza il conforto  dei suoi  dodici  eletti,  o meglio,  solo Giovanni, il più giovane,  intelligente,  coraggioso  e   amabile dei suoi  discepoli   gli  rimane  vicino nel momento del massimo sconforto;  accanto a lui stanno Maria e  Maddalena, le sue donne piangenti.

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