Tina Anselmi…

E’ morta Tina Anselmi, una grande protagonista  dello scenario politico del nostro Paese, al di là degli schieramenti politici di appartenenza.

Credeva nei valori della libertà e della democrazia, in tempi in cui la libertà  non era certo una garanzia. Ci ha creduto sempre,  anche dopo quando la libertà è diventata un’abitudine che si  rischia di dare per certa ed acquisita, proprio  quando basta poco per perderla e farla scivolare dentro il pantano del caos.

E’ giusto celebrarla, anche se ai giovani dice poco o nulla, anche se ai loro occhi può apparire come un’ anonima  vecchia del passato che nulla a che fare con il nostro mondo di oggi.

E invece occorre ricordare a tutti, e soprattutto alle ragazze e a tutto il mondo femminile del  nostro tempo,  che questa  semisconosciuta morta  a ottantanove anni  è  stata una ragazza esattamente come loro, che ha saputo fare fin da giovanissima  delle scelte coraggiose importanti, che non ha avuto timore di impegnarsi e di credere in una società migliore.

Ci sono oggi le Tina Anselmi di domani?  Donne che hanno un progetto e intendano perseguirlo  a beneficio di tanti?  Che sia in politica o in altri settori della vita,  poco importa.  Io credo di sì,  questa è l’eredità che  questa esemplare  e  non certo  superata  donna  di vita    ci lascia in consegna.

leggete questo discorso politico

Nuovi uomini

Pochi giorni fa ho scritto un articolo dove in un punto avrei potuto sollevare notevoli critiche;  me ne sono resa conto solo in un secondo momento, e tuttavia nessuno di chi mi legge mi ha scritto dicendomi “Ma che cosa hai scritto?”

Questo mi fa riflettere sul modo in cui sommersi dalla comunicazione cybernetica  ci siamo oramai assuefatti ad accettare tutto con superficialità, intanto ognuno può dire quel che vuole e chi se ne frega…

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L’8 marzo: dopo il secolo di vita, cosa sta cambiando? Tra vecchie tragedie, le nuove conquiste

 

    1      Benazir  Bhutto

             Sonia    Gandhi       2 

3     Aung San Suu Kyi

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L’arresto di Jafar Panahi

In Iran è stato arrestato  Jafar  Panahi, regista scomodo perchè espressione e denuncia del regime di stato iraniano.

Su  Reuters Italia        è possibile prendere visione delle prime informazioni che emergono dagli uffici stampa.

Immediate   le  reazioni   di    Parigi    e del    Giornale   come di tutte le varie testate giornalistiche   che condannano  lo stato di oppressione civile  del popolo iraniano.

Qualche notizia in più  sui  testimoni  scomodi    perseguitati  dai relativi  movimenti estremisti posti al governo dei loro paesi:

leggi il il pen club

leggi il    Foglio

la storia del cinema in Medio Oriente

Da zero a dieci

 

 

Locandina Da zero a dieci

 

Da zero a dieci

 

 

Il gioco  del voto.

L’idea mi è stata suggerita  dal  film di Luciano LIGABUE  che mette in scena  questo divertente/impegnativo   gioco di società dove  la sola regola da rispettare tra amici  è di rispondere a delle domande in modo assolutamente sincero.

La  trama  della storia  è presto detta: un gruppo  di ex ventenni  si ritrova dopo altri vent’anni per passare quattro giorni insieme sulla costa romagnola nella mitica Rimini,    decidendo  attraverso l’idea  divertente  del gioco  di raccontarsi, di fare il punto della propria vita, una sorta di bilancio personale e collettivo, dandosi per ogni domanda posta dal leader  un ipotetico voto  da  zero  a dieci,  spiegando  in assoluta  libertà  poi agli altri il perchè di quel voto.

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Una nuova idea di medicina per nuovi medici e nuovi malati

Ciao a tutti, carissimi, sono di nuovo qui tra voi  con l’articolo che vi avevo promesso.

Si tratta  della  scoperta scientifica del  dottor  Ryke  Geerd  Hamer,  studioso e ricercatore, laureato  in medicina, nonchè oncologo, psichiatra e teologo;   con la sua teoria  detta delle 5 leggi biologiche  rivoluziona  il tradizionale  modo di intendere la medicina  e di intendere  il malato.

Decisamente un argometo di  estremo interesse e di  altrettanta   estrema complessità e delicatezza.

Non ho intenzione di esprimere pareri personali ma vorrei  lasciare che sia il lettore che,  prendendo lettura di alcuni documenti qui allegati,  possa farsi un’idea diretta e non influenzata dalla medesima,  sul tema in questione.

Consigliata  la lettura a chi vuole aprire la sua mente…

Chi è l Associazione ALBA

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Diciamo allora gli eroi a cosa servono: a non cadere nel male assoluto

tienanmen

Ciao a tutti,  scusate  infinitamente  per l’orrore delle immagini del precedente articolo,  ma era doveroso testimoniare con la verità degli occhi e non solo delle parole  la presenza continua del male che abita il nostro  mondo reale. Continua a leggere

Ricordiamo, riguardiamo, ripensiamo o prendiamo atto dei luoghi dell’odio senza nome che non hanno mai avuto fine nè dopo Cristo, nè dopo Marx, nonostante Cristo, nonostante Marx

  

ossari per opera della dittatura in Cambogia

L’estrema crudeltà  di alcune immagini  che seguono consiglia vivamente la visione di questo articolo solo a persone adulte o sotto la guida degli adulti

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Cristo o Marx? Ognuno scelga il suo eroe

                                          

 

 

Caratteri del pensiero  marxiano

si pone come fine il compimento della libertà reale e non della libertà teorica o apparente

ispira il pensiero marxista e tutte le sue scuole come pensiero a lui estraneo  ma  conseguente

si occupa della Storia ossia del mondo reale che deve diventare il compimento del comunismo  inteso  come regno della libertà effettiva e non apparente

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10 dicembre 2009: Berlusconi attacca le Istituzioni italiane di fronte all’Europa

 

Il fatto del giorno o meglio, del momento, tale che ha oscurato sotto il profilo italiano persino l’altro evento di spicco, ossia l’assegnazione del  premio nobel per la Pace al presidente degli Stati Uniti Obama,   merita un’osservazione speciale ; tutti i giornali si sono scatenati sulla notizia perchè conserva in sè  una valenza politica e sociale  non  indifferente per il nostro paese, comunque espressione di un malessere di fondo, di disequilibri  esistenti ed   in atto ormai da lunghi anni, che richiedono da parte delle rappresentanze del potere senz’altro una posizione ormai precisa e puntuale, non più rimandabile. Continua a leggere

Il testamento biologico

 

Se trent’anni fa ci avessero detto   che avremmo dovuto tutelarci dal pericolo di vivere troppo a lungo, ci saremmo messi a ridere; oggi questo problema è una realtà schiacciante e da non sottovalutare.

Purtroppo gli strumenti tecnologici possono prendere, come spesso accade, il sopravvento, e possiamo rischiare di finire prigionieri di un tubo che ci vuole tenere in vita a qualunque costo, a qualunque condizione, per un tempo indefinito…Contro tutto questo la Chiesa valdese in questi giorni ha avviato il cosidetto Registro dei testamenti biologici. Continua a leggere