Sono state liberate 82 studentesse…

Liberate 82 studentesse…

 

Ecco il volto bellissimo di Fabrizia

 

Ciao Fabrizia, che sei morta in un mercatino di Natale  senza  sapere che andavi a morire…

L’attentatore di Berlino

L’attentatore di Berlino

Ecco la situazione.

E’ un tunisino il killer che ha commesso l’ultimo attentato terroristico contro l’umanità lo scorso  lunedi  19 dicembre. Era stato recluso nel carcere di Palermo per quattro anni, dove era approdato via mare; poi ha lasciato l’Italia, non più sicura per lui, per la Germania,  dove non ha mancato di farsi conoscere  per la sua ideologia di odio e distruzione.

Adesso è in fuga, armato e più che mai pericoloso.

La sua specialità, oltre uccidere innocenti, è quella di dare  fuoco  a  scuole ed edifici di proprietà dello Stato.

Questi sono gli eroi dell’Isis,  gente sbandata, criminale, senza patria e senza famiglia, oppure manovrata da  sistemi di  indottrinamento  oscuri  e magari neanche tanto nascosti.

Non è una guerra di religione,  è una vera e propria guerra di invasione  e di destabilizzazione   portata avanti proprio con il terrorismo  e con il consenso di insospettabili e di regie  silenziose.

Non ci resta che aspettare il prossimo attentato.

Inermi.

Indifesi.

Attoniti.

Ma  prepariamoci a reagire.

Nessuno potrà fermare la nostra  volontà   di essere noi stessi.

 

Terrore in una chiesa

Ecco il nuovo attentato

Torturato chi non conosceva il Corano

e chi, pur conoscendolo, ha pensato di fare l’eroe…

Strage in Bangladesh

il mondo in fiamme

il venerdi nero del ramadan

Palmira cade sotto il fuoco nemico

Palmira cade sotto il fuoco nemico

e  la prossima meta sarà Damasco.

 

Tunisi come Parigi

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Dopo i fatti del Bardo, Tunisi scende in piazza…

il rogo di Muath

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A seguito del rogo perpetrato sul povero prigioniero giordano da parte dell’Isis, anche il mondo arabo comincia a fare sentire la sua voce ed il suo chiaro dissenso.

Nemmeno il Medioevo aveva osato tanto, ossia manifestare la propria assoluta capacità distruttrice con totale disprezzo della legge umanitaria, del condannato che rimane pur sempre un uomo, e del mondo tutto con le sue elementari regole di convivenza civile.
Ma dove vuole arrivare questo orribile disegno, di questo passo? Perchè non ci fanno vedere le loro facce, se sanno (come dicono) di fare cose sante e benedette?
Qui di benedetto c’è solo l’orribile morte di un uomo che attende senza dubbio la sua rinascita, non perchè vittima di una guerra santa (che non esiste), ma perchè vittima di un assassinio.

9 gennaio 2015

Pagina dedicata al rispetto delle differenze.

C’è uno stato islamico che sta avendo la pretesa d’essere riconosciuto come stato assoluto, sia all’interno del mondo musulmano, come all’interno del mondo cristiano. Poi ci sono altre sette estremamente pericolose perchè radicali.
Ormai costituiscono una minaccia per il mondo normale. Non sono molti, ma sufficienti per fare danni catastrofici.

Chiunque dimostra di non portare rispetto verso chi la pensa diversamente, non può pretenderlo (il rispetto) a suon di atti terroristici. Se lo fa, è solo un folle, uno squilibrato, un esaltato. Trattasi di un singolo come di una organizzazione.
Un musulmano prepotente è e rimarrà sempre e soltanto un musulmano prepotente, spesso anche assassino.
Un occidentale secolarizzato e dimentico delle regole religiose, è e rimarrà facilmente un uomo di mondo, a volte un vizioso della peggior specie, ma non per questo un assassino.
Abbiamo bisogno che il mondo arabo cominci a MANIFESTARE il suo essere contro la LORO forma di islamismo radicale, cominciando a percepire le nostre sciagure da loro causate come le loro stesse sciagure.
Abbiamo bisogno di osservare che anche gli arabi non solo non si mettono a ridere delle nostre disgrazie (come purtroppo ci tocca di vedere che è accaduto, sia dopo l’11 settembre che dopo l’atto terroristico di Francia), ma che sono capaci di scendere in piazza a chiedere scusa per questi loro folli che stanno facendo questo orrore, dissociandosene.

Altrimenti arriveremo a chiederci (come già qualcuno sta cominciando a fare) se possano veramente gli arabi essere in grado di capire gli occidentali, almeno una parte di quanto gli occidentali hanno dimostrato di capire gli arabi; cominceremo a dubitare l’esistenza di una volontà civile araba realmente desiderosa di dialogare con noi.
Poi la tortura è tortura per tutti, chiunque la pratica e per qualunque ragione, e non può essere mai accettata.

Adesso sta al mondo civile arabo la replica.
Noi tra poco potremo essere sul punto di non avere più parole.
E naturalmente chi ha sbagliato pagherà.

Sappino tutti i giovani che vanno a immolarsi sull’altare della guerra santa, che dopo morti per loro non ci sarà il Paradiso, nè tutte le beatitudini che crederanno di incontrare; ci sarà solo il nulla e un immenso supplizio; il supplizio d’essere stati ingannati, il supplizio d’essere stati presi in giro, il supplizio d’avere buttato via la loro vita, il supplizio d’avere vissuto non solo per nulla, ma per passare alla storia per quello che sono: meschini e insulsi assassini.

Non bruciare il Corano

 

11 Settembre 2010, nono anniversario di quel terribile  giorno che ha cambiato le condizioni di vita dell’occidente e la politica  internazionale.

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