
Chi era Maria di Nazaret?
Ho finito di leggere il libro sulla figura della Madonna così come conosciuta, intesa e amata dal religioso Alberto Maggi. Non aspettatevi un linguaggio da chiesa o da cerimoniale liturgico. Maggi parla del Vangelo come un appassionato di fumetti potrebbe parlare del suo personaggio preferito, cioè con passione e disarmante entusiasmo, senza atteggiamenti distaccati e pomposità cattedratiche.
Dei testi sacri sa tutto, sa molto, sa troppo, forse, ma ce li fa amare come se fosse una nostra assoluta necessità scoprirli e commentarli nella loro essenzialità e funzione.
Il suo linguaggio è così semplice e diretto che incanterebbe anche un passante distratto, o un analfabeta di parole, o un miscredente refrattario di cose della Bibbia.
Il fatto è che Maggi sa che dietro a Maria e alla sua storia sacra c’è null’altro che la grandiosa tragedia/avventura di una donna semplice del popolo che fu interpellata da Dio stesso a diventare niente di meno che la madre di suo figlio.
Maggi sa che Maria ebbe semplicemente il merito ineguagliabile di dire subito di sì alla sua chiamata, una chiamata inspiegabile per non dire assurda e scomoda, a dir poco.
Maggi sa che per quel “sì” detto di slancio e con devozione Maria si mise in un pasticcio senza fine, perchè divenne subito “persona poco raccomandabile” per tutta la sua famiglia, per il suo futuro sposo, e persino per la sua gente, non esclusi sopra a tutti i sapienti sacerdoti del Tempio.
Non solo Maggi sa tutto questo, ma sa anche che in casa di Gesù la sacra famiglia non potè mai essere per nulla nè tranquilla nè benedetta.
I tre membri di questo sovrano e speciale triangolo umano non si comprendevano, si parlavano poco, probabilmente si evitarono anche molto, e diciamocelo chiaramente, ne avevano di ragioni per non capirsi.
Lei era la madre ma di una maternità discussa e chiacchierata; lui era il padre ma di fatto loro sapevano che proprio il genitore non era, e non solo loro lo sapevano…
Lui era il figlio, ma figlio di chi? figlio di un qualcuno che non si sapeva poi di fatto chi fosse, dove stesse, cosa facesse…
Gesù rimane in famiglia per trent’anni, e poi se ne va in giro qui e là a fare le sue prediche, che lo porteranno in breve tempo diritto sulla croce.
Ma come, suo figlio non era forse stato annunciato dall’angelo come lo stesso Messia, il Salvatore? E perchè invece rischiava di finire con la peggiore delle accuse? con il più vergognoso dei riti sacrificali?
Maria le prova tutte con il suo bambino, poi diventato uomo; ci prova coi rimproveri, ci prova con i silenzi, ci prova con le preghiere, ci prova con le minacce, e ci prova con gli atti di forza. Giunti sul punto di rapirlo, lei con l’aiuto dei suoi parenti, affinchè il suo nome e la sua presenza finisse per far danni al buon nome di casa (questo figlio scriteriato che faceva cose come risuscitare i morti proprio nel giorno dedicato al riposo, che parlava con le prostitute, che andava in casa dei pubblicani, che pretendeva di rimettere i peccati, che andava in giro a mettere i figli contro i padri e che chissà cosa ancora avrebbe potuto combinare…).., Maria sente Gesù, che avvisato della presenza dei suoi familiari che chiedevano di lui, così risponde: ” Chi è mia madre? Chi sono i miei fratelli? Chiunque compie la volontà di Dio, questo è mio fratello, e mia sorella, e mia madre”.
Come a dire: “Io non ho madre, o padre, o fratello, o sorella…se non chiunque mi segue ascoltando le mie parole”
E allora Maria improvvisamente si ricorda, si rivede, si risente, lei davanti all’Angelo della buona novella, lei davanti alla rivelazione del suo compito assurdo ma accettato di slancio. Allora, ignara di tutto, fu pronta a dire di sì.
Adesso, non più ignara di tutto, si sente ancora pronta a dire di sì. Dire di nuovo di sì, non più all’angelo celeste, ma a suo stesso figlio da lei stessa partorito e verso il quale è lei stessa ora come una bambina appena nata.
Solo la Madonna capisce che occorre fidarsi, che Gesù non è pazzo, nè bestemmiatore, nè bugiardo, come tutti dicono, come tutti temono. Gesù è semplicemente se stesso, e sta facendo le cose del Padre suo, anche se i sacerdoti gli danno contro, lo accusano di bestemmiare, lo accusano di essere posseduto dai demoni…
Dopo una vita di silenzi e di incomprensioni, la madre è pronta ad accompagnare il figlio sul Golgota, perchè di abbandonare Gesù proprio ora che è rimasto solo non se ne parla in assoluto.
Nel momento della croce solo Maria e l’altra povera donna Maddalena stanno sotto di lui a piangere le loro lacrime. I discepoli sono tutti scappati, dalla paura di fare la stessa fine.
No, ecco, è rimasto Giovanni, il più giovane, il più forte, il più onesto. Il più sognatore.
Anche i miracolati non ci stanno sotto la croce, forse ignari di questo strazio, o forse chissà per quale ragione lontani e loro stessi beati inconsapevoli.
Maria invece pronta, accompagna Gesù che griderà prima di morire tutto il suo dolore di uomo e di figlio.
Maria invece certa, è pronta dopo i tre giorni dalla deposizione, a credere che suo figlio morto e defunto non è più tale, ma è già tra i vivi resuscitati a nuova vita.
Maria non ha bisogno di avere prove di questo, come Tommaso o come Pietro o come altri…
Maria crede, crede sempre, crede al suo cuore, crede al suo sogno di vita vera.
Questo era Maria.
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