Ma perchè mi drogo?

l’esercito dei morti

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Pianeta musica

malika

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Una nuova idea di medicina per nuovi medici e nuovi malati

Ciao a tutti, carissimi, sono di nuovo qui tra voi  con l’articolo che vi avevo promesso.

Si tratta  della  scoperta scientifica del  dottor  Ryke  Geerd  Hamer,  studioso e ricercatore, laureato  in medicina, nonchè oncologo, psichiatra e teologo;   con la sua teoria  detta delle 5 leggi biologiche  rivoluziona  il tradizionale  modo di intendere la medicina  e di intendere  il malato.

Decisamente un argometo di  estremo interesse e di  altrettanta   estrema complessità e delicatezza.

Non ho intenzione di esprimere pareri personali ma vorrei  lasciare che sia il lettore che,  prendendo lettura di alcuni documenti qui allegati,  possa farsi un’idea diretta e non influenzata dalla medesima,  sul tema in questione.

Consigliata  la lettura a chi vuole aprire la sua mente…

Chi è l Associazione ALBA

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Diciamo allora gli eroi a cosa servono: a non cadere nel male assoluto

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Ciao a tutti,  scusate  infinitamente  per l’orrore delle immagini del precedente articolo,  ma era doveroso testimoniare con la verità degli occhi e non solo delle parole  la presenza continua del male che abita il nostro  mondo reale. Continua a leggere

Ricordiamo, riguardiamo, ripensiamo o prendiamo atto dei luoghi dell’odio senza nome che non hanno mai avuto fine nè dopo Cristo, nè dopo Marx, nonostante Cristo, nonostante Marx

  

ossari per opera della dittatura in Cambogia

L’estrema crudeltà  di alcune immagini  che seguono consiglia vivamente la visione di questo articolo solo a persone adulte o sotto la guida degli adulti

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Cristo o Marx? Ognuno scelga il suo eroe

                                          

 

 

Caratteri del pensiero  marxiano

si pone come fine il compimento della libertà reale e non della libertà teorica o apparente

ispira il pensiero marxista e tutte le sue scuole come pensiero a lui estraneo  ma  conseguente

si occupa della Storia ossia del mondo reale che deve diventare il compimento del comunismo  inteso  come regno della libertà effettiva e non apparente

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L’amore è stupido? L’amore è facoltativo? L’amore è indecente?

                        

 

 Non c’è nulla di buono o cattivo al mondo se il pensiero non lo fa tale.          William Shakesperare

Ciao a tutti.

Carissimi,  scusate se continuo il tema dei sentimenti  ma voglio chiudere il capitolo prima di passare ad altro, ossia al già anticipato  problema del marxismo oggi…

Dunque, si diceva dell’amore platonico, dell’amore cortese e dell’amore borghese; ora si vuole  approfondire l’argomento con il riflettere se  detto sentimento possa essere   stupido, facoltativo o indecente. Continua a leggere

La calma è la virtù dei forti, il panico il limite dei deboli, la sincerità la qualità dei giusti

Ciao a tutti.

Continuiamo le nostre piccole lezioni di filosofia: oggi  cominciamo  con il riflettere  su una virtù assai rara ai giorni nostri, ossia l’esercizio della calma.  Esercitare  la calma  significa  che  quando tutto intorno a te   sembra crollare, tu rimani capace di rimanere calmo,  di raccogliere le  poche idee chiare rimaste e di farti forza; così facendo non ci si butta nella prima decisione presa d’impulso e si rimanda ogni genere d’intervento in un momento successivo, quando si è riusciti a recuperare la naturale   lucidità. Continua a leggere

Cambiare le regole sbagliate/ rispettare le regole giuste

 

                     

Ciao a tutti.

Ora  parleremo della necessità di cambiare le regole.   Avrete già capito dalle vostre esperienze  quotidiane  che  le regole vanno bene quando sono giuste e che purtroppo sono molte le regole esistenti affatto corrette. Continua a leggere

Elogio della parola

 

Se voi avete avuto modo di scorrere i pochi articoli presenti   in questo blog appena iniziato,  vi sarete accorti di come varia l’impostazione  del linguaggio poetico raffrontato al linguaggio filosofico. Continua a leggere

Marx, Freud e il Cristo

 

               

Carissimi,  è di questi giorni il dibattito sentito dai giovani , ma non solo, sulla questione di un presunto ritorno di Marx o piuttosto di una sua mai avvenuta dipartita…Se siete lettori-sbirciatori dei blog  filosofici  potreste imbattervi in questa appassionante questione  che intendo assolutamente indagare di persona per poi venire a relazionarvi la mia  modesta opinione. Continua a leggere

L’esercizio diabolico della menzogna

 

Ciao a tutti.

Continuiamo  la nostre chiacchierate filosofiche   approcciando il tema  di quello che è l’esercizio più praticato e diffuso su tutto il pianeta, ossia l’esercizio  della  menzogna.

Non  a caso è stato definito  nel titolo  con l’aggettivo diabolico, che in questo caso più che un aggettivo e basta assurge alla qualifica di sostantivo vero e proprio; in altre parole  chi mente si assume il ruolo di demone, di Satana, quel Satana che nel   paradiso terrestre ha tentato  la povera Eva con l’inganno della mela. Continua a leggere

Costruire il privato per costruire il pubblico

 

                     

Ciao a tutti, oggi vorrei parlare con voi del rapporto esistente tra pubblico e privato.

Se foste interrogati, o meglio, se vi interrogaste sul genere di legame che nella vostra vita personale esiste tra i due ambiti, cosa vi  rispondereste?

Secondo voi, quale dei due luoghi è prioritario? Quale svolge il ruolo dominante? Dove si annidano i punti critici della loro auspicabile  integrazione ed armonia? Continua a leggere

Immagini di Donne nella vita e nell’arte

 

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Amor platonico, amor cortese, amor borghese…

             

Ora  vorrei parlare con voi dell’amor platonico e dell’amor cortese;  forse qualcuno di voi starà già sorridendo, forse qualcuno di voi starà già sganasciandosi dalle risate, o forse qualcuno di voi  ne vuole sapere qualcosa di preciso.

Mi rivolgo a tutti indistintamente: innanzitutto i due amori non sono   connessi; l’amor platonico è per definizione l’amore che si prova per una persona verso la quale non esiste e non può esistere un contatto fisico, pena la distruzione dell’amore stesso ; per fare un esempio, come abbiamo già potuto osservare nel capitolo riservato a Giovanni il Battista,  questo amor platonico esisteva tra lui ed il suo maestro, il Cristo. Continua a leggere

Giovanni Battista, l’innamorato di Gesù

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L’origine della follia ed il rispetto delle regole

                                                                                            

            

 

Buongiorno carissimi compagni d’avventura, posso chiamarvi così?

Oggi  vorrei spendere due parole sull’origine della follia;  ci sono due generi di follia, quella reale e quella così detta,  ma che non è affatto folle, è solo un eccesso di immaginazione della mente che comunque   rimane ancorato alla realtà ed alla consapevolezza del reale.

Non voglio argomentare  per ora del secondo genere che personalmente definirei banalmente il buon senso dell’essere folle e non certo la tragedia dell’essere malato di mente.  Continua a leggere

La vita ordinaria

 

Sono estremamente felice d’avere iniziato con voi come per gioco una serie di presunte lezioni che potremmo chiamare con molta umiltà briciole di filosofia, in memoria di quel grandissimo pensatore della nostra storia che è stato Soren Kierkegaard.

Se di lezioni si può parlare, allora oggi vorrei argomentare con voi dello stato in cui l’essere versa quando vive la sua vita ordinaria. Non è uno stato generalmente piacevole; ognuno di noi, se interrogato nel segreto della sua intimità, potrebbe rispondere con una lunga serie più o meno giustificata di lamentele e di lacrime; anche i più forti, i più arditi, i più tenaci, invitati ad essere sinceri e diretti, comincerebbero con l’elencare le loro ragioni che li tengono in una condizione di non soddisfazione, di non realizzazione. Continua a leggere

Coerenza, fatica, speranza

 

      eclisse-solare-11-08-99.jpg image by heartlands

Oggi potremmo riflettere  su tre virtù intimamente connesse:  la coerenza, la fatica, la speranza.

Innanzitutto perché vorrei potere approfondire proprio questi tre aspetti del vivere quotidiano?  Perché questi tre volti della vita  convivono strettamente a contatto  con il pensiero equilibrato, ossia chi  vive nell’ottica  di una filosofia  così come  nei giorni precedenti  si è  argomentato,  deve continuamente misurarsi con il bisogno di coerenza,  con il bisogno di fare fatica e con il bisogno della speranza.

Perché la coerenza: perché non si può parlare di correttezza, di  rispetto dell’altro e di giustizia se non si è minimamente coerenti; non si parla della coerenza ad un modello esterno che ci viene propinato da chicchessia, si sta parlando di modelli interni che scegliamo di fare propri. Continua a leggere

Il pensiero equilibrato

 

Buongiorno carissimi lettori,  vorrei  continuare con voi la mia riflessione  sull’importanza del pensare e del pensare bene.

Non ritenete anche voi  che  in un mondo  mediatico   che pullula  di  stimoli  tra i più inverosimili e tra i più dispersivi,  sia  utile ogni tanto poter leggere   di discorsi  forse non proprio  spontanei,   ma senz’altro  vantaggiosi  per lo sviluppo  della  propria  capacità  di comprensione del reale?

E’ con questo spirito  che io mi rivolgo a voi,  giovani e meno giovani, uomini e donne che siate, con la serenità e con la curiosità  di chi  vuole  esprimersi per arrivare a fare esprimere, per   arrivare a pungolare  tasti dolenti e forse un pò troppo indolenziti;  così oggi con voi  vorrei parlare  di quello che potrebbe essere ritenuto come   la ricerca   del pensiero  equilibrato. Continua a leggere

Come conservare dignitoso il corpo

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Eccoci alla quarta  riflessione che consegue quanto detto ieri sulla scienza e sullo spirito: così come non c’è scienza degna di rispetto che non si confronti con lo spirito  che l’ ispira, non c’è materia che si rispetti che non debba confrontarsi  con il pensiero che muove la materia.

Per essere espliciti,  ogni nostro gesto, ogni nostra azione, ogni nostro comportamento per essere degno di considerazione deve stare strettamente connesso ad una motivazione interna, anche i gesti in apparenza/sostanza  spontanei, in apparenza/sostanza  non riflessi, in apparenza/sostanza  impulsivi. Continua a leggere

Sulla condizione della donna e non solo

Terza riflessione:  ecco un argomento  delicatissimo  e di grande costrutto, la condizione della donna nel mondo,  ma per meglio facilitarne l’indagine,  vorrei ridurre  il discorso sulla   sua attuale condizione nel mondo  evoluto.

Che la  donna abbia conquistato la parità dei diritti e dei relativi doveri  è abbastanza assodato, almeno in un senso generale e di principio.  La  mescolanza  delle donne di cultura  diversa  sta facendo provvidenzialmente  affiorare  realtà  disdicevoli  e  drammatiche:  si sta parlando  proprio in questo periodo   della presenza sul territorio delle mogli/madri  bambine,  così come  si potrebbe parlare lungamente della  tratta   delle schiave dall’est.    Vorrei subito  sostituire   la parola cultura  assai impropriamente usata con il suo opposto,  ossia nella mancanza di cultura di certi paesi da cui provengono queste usanze familiari  che il mondo evoluto non esita a definire barbariche e preistoriche.

Ritengo  doveroso precisare  che non è la religione d’appartenenza Continua a leggere

Sull’importanza del pensare bene

Seconda  riflessione:  vorrei ragionare con voi sull’importanza del pensare bene.

Se il   pensiero  è l’alimento  dell’essere  è d’ estrema importanza  sapere costruire pensieri fecondi, felici, fatti a misura d’uomo.   Ognuno di noi in base alle proprie esperienze di vita, in base al proprio patrimonio genetico ed  in base alla propria condizione  temporale e spaziale  è portato a relazionarsi in un determinato modo con il mondo che lo circonda.  Nessuna  delle tre  condizioni   ora  esposte   pregiudica in maniera irreversibile e non modificabile  le  nostre decisioni;  certo le condiziona, le limita,  le circuisce, le ottenebra, ma non le possiede, non ne è il  giudice incontrastato. Continua a leggere

Due occhi per un solo pensiero

 

                                              

Carissimi lettori, finalmente dopo oltre  un mese di assenza dal web riesco a dedicarci   un poco del mio tempo.

In  questi giorni  di grande trambusto personale, ho avuto occasione di prendere in considerazione  alcune questioni che vorrei porre alla vostra lettura;  eccovele  esposte  in ordine di  argomento:

  1. (Secondo la vostra esperienza) riesce a dare maggiore affidabilità il nostro sapere scientifico o il nostro sapere spirituale?
  2. cosa maggiormente contraddistingue    i due saperi?
  3. potrebbero i due saperi essere autobastanti tanto da potere ognuno di essi  escludere l’altro?
  4. che cosa rende un essere umano capace di qualunque azione, anche la più anticonformista e dunque progressista?
  5. quando si dice Spirito, che cosa si  deve intendere?
  6. quando si dice Scienza, che cosa si deve intendere? Continua a leggere