Questi film raccontano il loro pensiero con le loro parole, le loro capacità ed i loro sentimenti : nessuno di questi è sostanzialmente una storia felice, non nel senso borghese del termine, ma tutti sono alla ricerca della felicità, quella che non esiste per sempre ma per brevi attimi della nostra vita, forse, e tuttavia proprio questo si dovrebbe desiderare nel nostro profondo, arrivare a conoscere la pienezza del tempo anche solo per poco, che del resto che cos’è il tempo se non una questione assolutamente relativa di fronte alla straordinaria conquista della bellezza…C’è chi ricerca la sicurezza, o la normalità, o il puro divertimento, o il nulla, o il potere, chi vive il rapporto amoroso come una questione di possesso, ma solo chi ha la ventura di incrociare l’amore perfetto nella propria imperfetta esistenza, è possibile definirlo semplicemente un uomo che ha conosciuto la felicità, e tutto quello che è stato abitato dal cuore, rimane nel cuore, immortale.
Si badi bene, non si tratta di becero sentimentalismo, non si tratta di raccontare bei sentimenti borghesi, innanzitutto perchè i sentimenti borghesi non sono affatto belli nel senso etico del termine, e poi perchè esiste solo un sentimento che vale la pena di vivere e questo è sapere, potere, volere e riuscire ad amare qualcuno nell’essere ricambiati. L’amore è un sentimento virile, maschio, fisico, che rende l’uomo e la donna che lo vivono egualmente virili, egualmente maschi, aldilà della loro diversità sessuale. L’accoglienza è un sentimento ricettivo, femminile, che egualmente appartiene ad entrambi i sessi. In questo senso si dice che in ogni essere c’è una componente maschile ed una femminile, uomo o donna che sia.
Non è l’aspetto fisico che fa sentire un essere uomo o donna, ma è piuttosto il suo patrimonio interiore, con il quale si viene al mondo. Ora, se questo sentirsi alfa piuttosto che beta non coincide con il nostro aspetto esteriore, allora a questo punto sorgono i conflitti; qui si entra in un campo assai delicato, dove non si può fare nessun tipo di valutazione se non calandosi all’interno dell’universo di ogni singolo essere.
Occorre comprendere il ruolo e la forza che esercita il sentimento sulla capacità di decisione di una persona; il nostro occidente dall’avvento della rivoluzione industriale, ma ancor prima, dall’avvento della rivoluzione francese, ha fatto scelte sempre orientate verso l’elogio della ragione e della tecnica e giammai verso l’elogio del sentimento che è sempre stato ritenuto un segno di debolezza se non di stupidità; ci si è sempre più allontanati da quelle che sono le ragioni del cuore discriminandole, disprezzandole, sminuendole; ma davvero si può pensare che all’uomo basta calcolare, prendere misure, pianificare, organizzare eventi come se della nostra vita ne fossimo i padroni incontrastati, come se fossimo macchine che hanno bisogno di una bella oliatura ogni tanto per continuare a produrre? Lo sapeva bene il comunismo sovietico che uccideva i suoi uomini di troppo relegandoli a meri animali da soma, privati di tutto, del più elementare diritto al sentimento, programmandoli per l’autodistruzione.
Nella nostra bella comunità piena di confort è invece sufficiente che arrivi un ordinario imprevisto, un’ordinaria complicazione affinchè l’essere possa trovarsi impreparato/inadeguato a gestire la propria emotività, non reggendo la pressione ed esplodendo verso forme di schizofrenia, manie, pervesioni o follia.
Alcune opere parlano dell’orrore del crimine, della delinquenza, della corruzione, della mercificazione del corpo; altre dell’ignoranza, della miseria umana, delle logiche del potere che se nefregano della felicità ma guardano al puro interesse personale, ma persino dentro questi letamai d’umanità si intravede la speranza dell’uomo abbruttito dal crimine, dalla droga, dalle perversioni che non rinuncia a potersi salvare, tirare fuori, fermarsi, cambiare vita…
E’ il sentimento unito alla ragione che rappresenta la sola vera forza trainante ed equilibrante di una vita; unito non significa che occorre fare un bilanciamento tra le due questioni, trovare cioè il giusto compromesso, significa piuttosto che occorre metterle in armonia, alchemicamente fonderle, ed il resto viene da sè.
Infine, l’amore è assoluto se per conoscerlo siamo disposti a vivere il resto della nostra piccola esistenza senza aspettarci niente di più, non aspirando più ad altro avendo già avuto il meglio possibile, anche se questo stato di beatitudine dovesse durare per breve tempo, non ha nessuna importanza quanto può durare il tempo della felicità completa, perchè quello che un uomo o una donna acquisiscono da questa grazia così rara, così preziosa, così assoluta, dell’essersi incontrati e conosciuti, può alimentare e bastare all’essere per tutto il tempo che spetterà a lui di vivere ancora.
Ci sono infinite forme d’amore, dalla più semplice alla più complessa; ognuno custodisce dentro di sè l’intuizione della propria, di quella che farebbe bene al proprio equilibro; colta questa intuizione , occorre perseguirla con tutte le proprie forze, senza esitazioni di sorta.
Non tutti gli esseri umani sono chiamati a vivere sentimenti esclusivi e complessi, potremmo dire per fortuna. Ci sono migliaia di persone giudicabili normali, che aspirano ad una vita normale, che fanno cose normali, e sono felicissime di quello che hanno. Il punto è che una persona non sceglie come essere, nasce già con un contenuto che può solo accettare, fare proprio; non si può pensare di potere diventare quello che non siamo, senza andarci a complicare enormemente l’esistenza, ma non si può nemmeno abdicare alla propria finalità e sperare poi di potere raggiungere un qualche paradiso terrestre.
Ecco un iniziale elenco delle opere cinematografiche che amo di più perchè rispondono tutte a questa visione umanistica, etica e relazionale della vita; oppure perchè denunciano uno stato di cose che vuole farci riflettere .
Verrà aggiornato periodicamente…
Una pura formalità
Il grande sogno
I cento passi
Mission
Il canto di Paloma
Amore e rabbia
Cirenau de Bergerac
I diari della motocicletta
La meglio gioventù
Arcipelago Gulag
Viola di mare
Scarface
C’era una volta in America
Lezioni di vita di W. Shakespeare
Il mio piede sinistro
Lanterne rosse
Videocracy
Gomorra
La prima linea