Prepariamoci all’anno nuovo

Sta per arrivare,  porterà a tutti cose meravigliose, sarà migliore di quello che  ci lasciamo alle spalle, ricco di promesse e speranze.

Bisogna crederci, che la fiducia nel futuro può fare miracoli…sempre.

Bisogna avere speranza e coraggio.

E poi non si tratta banalmente  di miracoli, ma di sogni per cui abbiamo lottato che diventeranno realtà più che meritate… Diamoci da fare :-)))

 

 

 

la forza delle idee

il problema non è perdere la testa, il problema è avere una testa piena di buone idee, se non tante, almeno UNA

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luce del mondo

In una stanza silenziosa c’erano quattro candele accese. La prima si lamentava: “Io sono la pace. Ma gli Uomini  preferiscono la guerra: non mi resta che lasciarmi spegnere” e cosi accadde. La seconda disse: “Io sono la Fede. Ma gli Uomini preferiscono le favole. Non mi resta che lasciarmi spegnere” e cosi accadde. La terza candela confessò: “Io sono l’amore. Ma gli Uomini sono cattivi e incapaci di amare. Non mi resta che lasciarmi spegnere“.  All’ improvviso nella stanza comparve un bambino che, piangendo, disse: “Ho paura del buio“. Allora la quarta candela disse: “Non piangere. Io resterò accesa e ti permetterò di riaccendere con la mia luce le altre candele. Io sono la speranza

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la speranza, la compassione

“All’inizio di questo nuovo giorno, eccomi davanti a Te, Signore: Tu sei il mio Creatore e Padre, Tu sei il mio amico e salvatore, Tu sei la forza che mi dona la vita. Io mi metto davanti a Te per lodarti e ringraziarti per la mia esistenza e per quella di ogni creatura. All’inizio di questo giorno affido a Te, la mia vita: custodiscimi lungo il giorno, affinché cammini secondo la Tua volontà. Ti affido il mondo intero, i miei cari e i miei amici, tutti i poveri del mondo: posa su di loro il tuo sguardo.”

Non so chi abbia scritto questa preghiera, che si trova sulla rete sotto il titolo “All’inizio del giorno”

E’ solo un semplice testo di ringraziamento e di invocazione della pace per la nuova giornata che si trova al suo esordio.

Stanca di cose ordinarie, di richiami banali, di testimonianze effimere o violente, mi viene spontaneo cercare quello che non fa tendenza, che non fa cicalecchio, che non fa vetrina.

Ho sempre considerato il cristianesimo e l’essere religiosi in genere, un modo di essere impegnati, di avere qualcosa di serio da dire, ed alla fine viene sempre fuori che questo è null’altro che la verità.

Il cristianesimo è sempre stato per me il mio comunismo, il mio essere per gli ultimi, per quelli che nessuno considera.

Lo so, sto calpestando un suolo minato, dove il rischio di ipocrisia e di eresia è sempre dietro l’angolo. Non c’è bel fiore che noi si possa raccogliere e che non contenga il pericolo d’essere solo vuota apparenza.

Papa Francesco ci racconta che lui è cresciuto nella fede grazie agli elementari insegnamenti di sua nonna, che, tra molte altre cose immagino, nella settimana santa lo portava davanti alla croce di Gesù morto crocifisso, dicendo: “Ecco vedi, questo è Gesù che è morto in croce, ucciso perchè ci voleva bene, ma domani risorgerà, non sarà più inchiodato su questa croce”.

Le parole non erano proprio queste, ma era questo il loro senso e il loro spirito, che è questo che conta.

Il significato di un evento.

Quello che a scuola ogni insegnante deve trovarsi a spiegare ai suoi alunni.

Quello che ogni genitore deve trovarsi a insegnare ai propri figli.

Quello che ogni amico o innamorato deve trovarsi a donare alla propria innamorata (e viceversa).

Il significato di Gesù che muore in croce e poi risorge, me ne rendo conto, non è argomento che possa trovare facile ascolto nel giorno di oggi, 18 agosto 2014, quando molti di noi siamo ancora o appena andati in vacanza, o quando ci frullano in testa mille preoccupazioni o semplici pensieri assai pratici e contingenti.

Però, prima di riprendere io stessa le mie cose quotidiane, sento proprio il bisogno di affidare a qualcuno di speciale il mio presente ed il mio futuro.

Perchè farlo in rete, e non solamente nel privato della mia giornata? Ma perchè la rete è diventata parte del nostro quotidiano, diventando anche parte del nostro privato. E quando dico parte intendo dire che non è TUTTO il nostro quotidiano. Ovviamente.

Non si mettono forse con estrema leggerezza le nostre cose più care e preziose alla mercè di chiunque? anche di chi potrebbe farne un uso affatto lecito?

Con questo articolo invece sto facendo una cosa molto diversa; sto solo pensando ad alta voce.

Oddio, pensare è una parolona un poco impegnativa.

Diciamo che sto riflettendo sugli eventi che ci stanno accadendo: un pontefice speciale che ogni giorno ci meraviglia per la sua semplicità e schiettezza, fatti di cronaca sempre meno straordinari per la loro estrema follia, abitudini di vita che mescolano l’uso della tecnologia all’essere normalmente nel mondo a contatto con gli altri, per cui siamo finiti a non avere magari amici in carne ed ossa, ma ad averne qualcuno di significativo che ci segue sulla rete, oppure le due cose che tranquillamente coesistono.

Tutto questo ciarlare era partito dalla bella preghiera di ringraziamento e di invocazione.

Del resto, potremmo mai ringraziare o invocare una persona così come ringraziamo ed invochiamo Dio?

Se lo facessimo, saremmo in alternativa o dei folli, o dei satanisti, o degli schiavi.

Non era Nietzsche che paragonava i credenti a piccoli esseri che hanno bisogno in un Dio da pregare, solo perchè incapaci di prendersi la responsabilità della loro delirante potenza?

Tanto amo il grande filosofo del nulla, quanto non capisco la sua cecità ed il suo pensiero privo di speranza e di compassione.

Solo la speranza e l’essere compassionevoli ci permettono di prenderci ogni giorno sulle spalle il nostro bagaglio di vita.

E come potrebbe mai un uomo scendere sotto i nostri occhi dalla croce da dove è stato trucidato, se non ci fosse la speranza?

Come potrebbe un uomo perdonare o capire un altro suo simile se non ci fosse la compassione?

Questo blog era nato con il titolo “La croce, il tempo, la mente”
Forse perchè alla fine io so parlare solo di queste tre cose.
Ciao a voi, carissimi.

amare significa

stare con la persona che è tutto per noi

vedere le cose con gli occhi giusti

sapere che l’essenziale è stato fatto

avere parole anche senza bisogno di parlare

conoscere la tranquillità di chi sente il suo cuore

arroccato come una roccia

una magnifica roccia

che si alza al cielo

come una cattedrale di luce

 

non siete d’accordo?

 

5terre

la speranza

Se io avessi una botteguccia
fatta di una sola stanza
vorrei mettermi a vendere
sai cosa? La speranza.
“Speranza a buon mercato!”
Per un soldo ne darei
ad un solo cliente
quanto basta per sei.
E alla povera gente
che non ha da campare
darei tutta la mia speranza
senza fargliela pagare.

Gianni Rodari, Filastrocche per tutto l’anno

ribloggato da Diapason 2.0

La scuola che amo

La scuola che amo è un luogo allegro, dove la gente si reca  ogni mattina contenta di andarci, tutta indaffarata nelle proprie occupazioni, senza l’affanno  del dovere a tutti i costi  portare a casa un obiettivo irraggiungibile o fuori luogo.

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UNO SPLENDIDO FIORE

Qui puoi leggere meglio la sua storia

Questa ragazza si è suicidata perché ha commesso un errore sulla rete, caduta in una forma di inganno,  e la rete usata  nella sua forma peggiore non l’ha rispettata ed ha peggiorato una realtà che poteva essere ancora salvabile.

Si chiama cyberbullismo,  ed è un fenomeno molto più diffuso di quanto non si immagini.

Anzi, è un vero e proprio sistema violento praticato  quotidianamente ovunque e senza limiti di tempo,  capace di stritolare vite ancora acerbe ed immature.

Basta calunniare, basta infangare, basta  dire cose orribili perché così fan tutti su chi conosciamo appena e per sentito dire,  per cose anche gravi  di cui  però non conosciamo l’origine. e sulle quali COMUNQUE  non abbiamo il diritto di esprimere giudizi.

Gli insegnanti lo conoscono bene, perché  lo vivono attraverso i loro stessi alunni.

I genitori anche, dovrebbero ben conoscerlo, se solo tengono gli occhi ben aperti.

Infatti  quasi sempre  i carnefici inconsapevoli o meschini  sono anch’essi  giovanissimi.

Mi rivolgo a questi stessi giovani, che potrebbero essere i nostri figli, i nostri nipoti, i figli dei nostri amici, i fratelli degli amici dei nostri amici, i nostri alunni, appunto, o ai bambini di oggi che domani saranno in grado di potere cadere nello stesso problema.

Non usare mai  la rete per offendere, non sarebbe una cosa intelligente, non sarebbe  giustificabile, piuttosto  fatti una sbronza, se proprio non sai come occupare il tempo,  ma io consiglierei,   sfogati in qualcosa che non possa danneggiare nessuno, nemmeno il peggiore dei tuoi nemici.

Fallo per chi in te crede o ha creduto e ancora ci crede.

Fallo per la tua stessa dignità, non c’è errore fuori di te  che in qualche modo tu non potresti  generare o incrementare, con questo comportamento.  Se ritieni qualcuno  non degno del tuo rispetto,  domandati  se tu faresti a te stesso quello che potresti causare a un compagno o compagna vicino a te, di cui credi di sapere tutto e invece non sai proprio un cazzo…e domandati  se ti farebbe  piacere essere tu la vittima di queste vigliaccate  e di queste leggerezze imperdonabili.

Non pensare che  potresti  essere migliore delle tue probabili vittime; potresti ritenerti  solo uno stupido, un superficiale, un bullo di carta, che si nasconderebbe   dietro un clic perché   non c’è nemmeno il coraggio  di affrontare le persone negli occhi    e che oltretutto prenderebbe  l’iniziativa aggregandosi   alla massa, al gruppo, a quello che gli altri fanno, visto che la tua testa sarebbe solo una bolla di sapone.

E infine  fallo proprio per il tuo unico imperdibile cuore, per quello che sei e che diventerai, se lo lascerai permettere, un giorno.

Ossia uno splendido fiore.

Da zero a dieci

 

 

Locandina Da zero a dieci

 

Da zero a dieci

 

 

Il gioco  del voto.

L’idea mi è stata suggerita  dal  film di Luciano LIGABUE  che mette in scena  questo divertente/impegnativo   gioco di società dove  la sola regola da rispettare tra amici  è di rispondere a delle domande in modo assolutamente sincero.

La  trama  della storia  è presto detta: un gruppo  di ex ventenni  si ritrova dopo altri vent’anni per passare quattro giorni insieme sulla costa romagnola nella mitica Rimini,    decidendo  attraverso l’idea  divertente  del gioco  di raccontarsi, di fare il punto della propria vita, una sorta di bilancio personale e collettivo, dandosi per ogni domanda posta dal leader  un ipotetico voto  da  zero  a dieci,  spiegando  in assoluta  libertà  poi agli altri il perchè di quel voto.

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Pianeta musica

malika

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Una nuova idea di medicina per nuovi medici e nuovi malati

Ciao a tutti, carissimi, sono di nuovo qui tra voi  con l’articolo che vi avevo promesso.

Si tratta  della  scoperta scientifica del  dottor  Ryke  Geerd  Hamer,  studioso e ricercatore, laureato  in medicina, nonchè oncologo, psichiatra e teologo;   con la sua teoria  detta delle 5 leggi biologiche  rivoluziona  il tradizionale  modo di intendere la medicina  e di intendere  il malato.

Decisamente un argometo di  estremo interesse e di  altrettanta   estrema complessità e delicatezza.

Non ho intenzione di esprimere pareri personali ma vorrei  lasciare che sia il lettore che,  prendendo lettura di alcuni documenti qui allegati,  possa farsi un’idea diretta e non influenzata dalla medesima,  sul tema in questione.

Consigliata  la lettura a chi vuole aprire la sua mente…

Chi è l Associazione ALBA

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Ricordiamo, riguardiamo, ripensiamo o prendiamo atto dei luoghi dell’odio senza nome che non hanno mai avuto fine nè dopo Cristo, nè dopo Marx, nonostante Cristo, nonostante Marx

  

ossari per opera della dittatura in Cambogia

L’estrema crudeltà  di alcune immagini  che seguono consiglia vivamente la visione di questo articolo solo a persone adulte o sotto la guida degli adulti

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Cristo o Marx? Ognuno scelga il suo eroe

                                          

 

 

Caratteri del pensiero  marxiano

si pone come fine il compimento della libertà reale e non della libertà teorica o apparente

ispira il pensiero marxista e tutte le sue scuole come pensiero a lui estraneo  ma  conseguente

si occupa della Storia ossia del mondo reale che deve diventare il compimento del comunismo  inteso  come regno della libertà effettiva e non apparente

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