
Lo spettacolo l’ho visto in televisione.
Straordinaria la scenografia, i costumi, la location e naturalmente da oscar la musica pucciniana.
Bravissimi, per quel che ne capisco, i protagonisti.
E’ solo che nel mio immaginario Madama Butterfly dovrebbe avere le vesti di una fanciulletta, e poi il bimbetto non è stato il massimo (dettagli irrilevanti, senza dubbio, ma nell’inquadratura finale, le poche volte che viene ripreso in volto, non riesce a trattenere un sorriso, al culmine di una scena drammaticissima…)
Forse sbaglio, penso di potere leggere un testo operistico come se fosse un testo cinematografico; certo che se anche tutto tutto tutto risultasse perfetto, saremmo davanti alla perfezione assoluta.
Critiche indegne a parte, del resto ingenerose di fronte a un capolavoro come quello che prevede la prima alla Scala che apre la stagione, se nel 2016 ancora fanno cassa gli eventi scaligeri, mi chiedo se è più per il valore erotico delle grandi storie d’amore, così fuori tempo e nello stesso tempo contemporanee nel tempo di oggi, o se è per il valore simbolico e sociale di sedere nel palco del più celebre teatro del mondo.
Di certo un applauso senza fine a Puccini, che ci ha regalato un sogno che non morirà mai.
E a tutta la fabbrica di costumisti, tecnici, musicisti, operatori, interpreti, sognatori ecc ecc che ci permettono di gustare e replicare una serata indimenticabile…
Del resto Milano era in debito con l’artista romantico della musica d’opera, e soprattutto con questo spartito musicale, che fu un incredibile fiasco nel suo esordio… Ieri, nonostante qualche piccola pecca, è stato riscattato.
Nella serata di sant’Ambrogio, si è ripetuto il solito copione di sempre: dentro la sala luci e merletti (quest’anno un pò sotto tono per via della recentissima crisi di governo…), e fuori dalla Scala manifestanti arrabbiati e striscioni di contestazione…
In quanto agli interpreti, impossibile fare paragoni tra le grandi; credo che la insuperabile Maria Callas rimanga assoluta ed imparagonabile, e poco so dell’interprete di ieri sera, Maria Josè Siri.
Brava, forse anche bravissima, ma tra l’essere grandi e l’entrare nella leggenda, c’è quel salto che rischia di farci cadere nel vuoto.
Comunque sia, gloria alla eroica e travolgente Madama Butterfly.
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