Il manifesto degli insegnanti
1. Amo insegnare. Amo apprendere. Per questo motivo sono un insegnante.
2. Insegnerò per favorire in ogni modo possibile la meraviglia per il mondo che è innata nei miei alunni. Insegnerò per essere superato da loro. Il giorno in cui non ci riuscirò più cederò il mio posto ad uno di loro.
3. Insegnerò mediante la dimostrazione e l’esempio, il riconoscimento dei miei errori illuminerà il mio percorso.
4. Accompagnerò i miei alunni alla scoperta del mondo, assecondando e stimolando in ognuno di loro la curiosità e la ricerca, le domande e la passione.
5. Non potendo dare loro la verità, mi adoprerò affinché vivano cercandola.
6. Incoraggerò nei miei studenti la volontà di superarsi costantemente e di non rassegnarsi mai di fronte alle difficoltà.
7. Farò in modo che la scuola sia il mondo, e non un carcere.
8. Non trasmetterò ai miei studenti saperi rigidi e preconfezionati. La mia visione del mondo mi guiderà, ma non sarà mai legge per i miei alunni. Il dubbio e la critica saranno i pilastri della mia azione educativa.
9. Contrasterò lo studio per il voto e promuoverò lo studio per la vita.
10. Raccoglierò elementi di valutazione, rifiutando approcci semplicistici e meccanici che non tengano conto delle situazioni di partenza, dei progressi, dell’impegno e della crescita complessiva del singolo alunno.
11. Lotterò affinchè la scuola sia la scuola di tutti, la scuola in cui ogni studente possa apprendere seguendo tempi e tragitti individuali.
12. Aiuterò i miei alunni ad illuminare il futuro leggendo il passato e vivendo in pienezza il presente. Li aiuterò a stare nel mondo così com’è, ma non a subirlo lasciandolo così com’è.
13. Resterò fedele a questi punti in ogni momento della mia azione educativa, pronto ad affrontare e superare tutti gli ostacoli formali e burocratici che si presenteranno sulla mia strada.
Poche parole solo per far partecipe anche questa pagina web di quello che sta accadendo di significativo nel mondo scuola: sta nascendo il Movimento degl insegnanti che promuove il proprio Manifesto qui sopra riportato portandolo all’attenzione di tutti i docenti di tutto il regno italico, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia…
E’ una bella iniziativa che nasce ufficialmente domani, con un incontro di tre giorni a Venezia che avrà il suo clou venerdì 2 luglio presso lo storico edificio dell’Arsenale ; visita il forum della SCUOLA CHE FUNZIONA alla sua terza fase, in cui si è discusso a 360° del perchè gli educatori della scuola oggi abbiano ritenuto necessario scriversi e sottoscrivere un proprio Giuramento alla maniera del giuramento di Ippocrate già esistente da sempre per i medici.
Puoi prendere visione delle due fasi precedenti QUI e QUI in modo da potere ricostruire tutta la nostra storia…
Tutti i maestri, gli educatori, gli insegnanti, i docenti, i professori, i formatori o qualunque titolo vogliano attribuirsi…sono invitati a leggerlo, a diffonderlo e a sottoscriverlo (ovviamente riconoscendosi nei suoi principi ispiratori) su questa magina Il movimento degli insegnanti intitolato proprio al Manifesto.
Grazie a tutti del loro contributo, vi aspettiamo sul sito appena nato (da qualche giorno) per i vostri commenti, i vostri suggerimenti, i vostri testi, la vostra collaborazione. Facciamo capire al nostro paese chi siamo e come lavoriamo e cosa ci si chiede di fare e di essere…
A tutti buon lavoro e, visto il periodo, buone vacanze….
PS: Aggiungo il testo in versione inglese e francese grazie al contributo di Claude, una docente tra le tante che si sta entusiasmando a questa volontà d’essere partecipi, creativi e produttivi nella pratica mai appresa abbastanza dell’insegnare…visita qui l’ultima discussione in corso….
- I love to teach. I love to learn. Therefore I am a teacher.
- I will teach to promote in all possible ways wonder at the world, which is inborn in my students. I will teach towards being overtaken by them. When I become unable to do that, I’ll cede my place to one of them.
- I will teach through demonstration and example. The acknowledgment of my mistakes will illuminate my way.
- I will accompany my students in the discovery of the reality around them, assisting and stimulating in each of them curiosity and searching, queries and passion.
- As I cannot convey the truth to my students, my endeavor will be to make them live in its quest.
- I will foster in my students the commitment and will to improve themselves continuously and to never give in when faced with difficulties. I too will keep updating my training and knowledge.
- I will strive to make the school the world, and not a prison.
- I will not convey to my students rigid, prepackaged bits of knowledge. I will be lead by my world view, but it will never be a law for them. Doubt and querying will be the pillars of my educational action.
- I will promote studying for life, and oppose studying for grades.
- I will gather assessment factors, and refuse simplistic and mechanical approaches that do not take into account the initial situations, progresses, commitment and the global improvement of each student.
- I will fight for a school that is everybody’s school, a school where each student can learn according to his/her own pace and path. My endeavor will be that my students choose , and not endure, me.
- I will help my students illuminate the future through reading the past and fully living the present. I will help them live in the world as it is, but not endure it and leave it as it is.
- I will remain faithful to these tenets at all moments of my educational activity, ready to face and overcome all formal and bureaucratic obstacles in my path.
“1. J’aime enseigner. J’aime apprendre. C’est pourquoi je suis enseignant/e.
2. J’enseigne pour stimuler de toutes les manières possibles l’émerveillement devant le monde, qui est inné en mes élèves. J’enseignerai pour pour qu’ils me dépassent. Le jour où je n’y parviendrai plus, je céderai ma place à l’un d’eux.
3. J’enseignerai par la démonstration et l’exemple; la reconnaissance de mes erreurs illuminera mon parcours.
4. J’accompagnerai mes élèves dans la découverte de la réalité qui les entoure, en soutenant et en stimulant chez chacun d’eux la curiosité et la recherche, les questions et la passion.
5. Puisque je ne peux pas transmettre la vérité à mes étudiants, je ferai en sorte qu’ils vivent en la recherchant.
6. J’encouragerai chez mes étudiants l’engagement et la volonté de s’améliorer constamment et de ne pas se décourager devant les difficultés. Moi-même, je veillerai sans cesse à me former et à me tenir à jour.
7. Je ferai en sorte que l’école soit le monde, et non une prison.
8. Je ne transmettrai pas à mes étudiants des savoirs rigides et préfabriqués. Ma vision du monde me guidera, mais ne sera jamais une loi pour eux. Le doute et la critique seront les piliers de mon action éducative.
9. Je promouvrai l’étude pour la vie et m’opposerai à l’étude pour la note.
10. Je recueillerai des éléments d’évaluation, refusant les approches simplificatrices et mécaniques qui ne tiennent pas compte des situations de départ, des progrès, de l’engagement et de la croissance globale de chaque élève.
11. Je lutterai pour que l’école soit l’école de tous, l’école où chaque étudiant peut apprendre selon un rythme et un parcours personnel. Je ferai en sorte que mes étudiants me suivent et ne me subissent pas.
12. J’aiderai mes élèves à illuminer l’avenir en lisant dans le passé et en vivant pleinement le présent. Je les aiderai a vivre dans le monde tel qu’il est, mais non à le subir en le laissant tel quel.
13. Je resterai fidèle à ces points en tout moment de mon action éducative, prêt/e à affronter et à dépasser les obstacles formels et bureaucratiques qui se présenteront sur mon chemin.”