GEORGES DE LA TOUR

E’ la luce che fa il quadro,  gli ambienti sono quelli ordinari, casalinghi, quotidiani,  che si tratti dell’interno di una stanza  privata o dell’androne di luogo  pubblico;  come mossi  da  un silenzioso regista  i nostri occhi guardano dove la luce li conduce, lì sopra quel particolare   che ci fa risollevare o incuriosire, che ci trasporta dentro un certo  mondo  segreto quanto  sentito  vicino.

Sempre la luce racconta i sentimenti umani:  c’è  la meraviglia dei bambini,  la dolcezza delle madri,   l’impegno dell’essere intenta  ad un compito, l’adorazione  di una nascita concepita per  sè come un prodigio foriero di buone novelle,   la delicatezza di un animale   che a volte può essere più umano   degli stessi uomini, il sentimento dell’inganno che cerca di mascherarsi  e di farla franca, la vaghezza   del proprio  abbandonarsi  dentro  la cornice  di una personale intimità,   l’arguzia    del ragionare   dentro una mente vigile  e  perspicace…;  tutte le riproduzioni  sono legate  dalla carica del calore che unisce gli esseri, i protagonisti dell’immagine che sono anche   i protagonisti del vivere nostro, del vivere comune,  oltre i confini del tempo.

E’   la pittura di Georges De La Tour,   uno dei più grandi pittori classici  francesi.

2 pensieri su “GEORGES DE LA TOUR

  1. il pensiero può avere la forza di un virus, di una nube di vapore, di un profumo , di una contaminazione … dilaga invisibile ed incorporeo e si propaga …. nessuno può togliercelo e nessuno può impedirlo, nè venderlo , nè mercificarlo …. la parola s’, ma non il pensiero.
    Marianna

  2. per Natale ho scelto di inviare le immagini proprio della natività di G. La tour che anche voiu avete postato! Mi piace la” spiritualità laica ed umana( così ho scritto) che guarda alla luce” . Per questo saluto voi che avete scritto “un pensiero quando è vivo”. Anche se certo non ci incontreremo e non sono solita usare blog o fb. Non mi piace, mi confonde, mi lascia un contatto effimero e dispersivo. Io sono per la penna e la carta e la fatica di prendere questi due oggetti se voglio raggiungere qualcuno, donandogli dei gesti concreti …. ma “il pensiero vivo” è veramente un appello forte e vivo davvero. Tant’è che ho voglia di scrivervi ed agurarvi un Buon Natale , con la capacità di scorgere luce. Ce n’è bisogno e dipende anche da come apriamo gli occhi.
    Buon Natale
    Marianna

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