Una tragedia nazionale

  

 

Il crollo del ponte di Genova

43 morti accertati, un numero non definito di feriti, più di 30 famiglie distrutte, 600 e oltr sfollati, palazzi interi da buttare giù, un paese che non si sente più sicuro di viaggiare per le strade, e uno Stato messo sotto accusa.

Si vedranno gli sviluppi e la capacità della politica di dare risposte serie e risolutive.

Per ora c’è solo il lutto che tocca in modo straziante le vittime ed in modo impreciso e stordito, ma non per questo poco importante,  tutto un popolo….

 

I 12 ragazzi imprigionati 400 metri sotto terra….

…sono stati localizzati e sono tutti vivi.

Presto torneranno alla luce tra la gioia immensa delle loro famiglie, e non solo 🙂

Povero,sporco,puzzolente…

    

Illecito fotografare mendicanti e persone disagiate

diseredato, ammazzato, perseguitato, sconosciuto, straniero, diverso…

Eppure è l’inizio della  vita.

E ci è piaciuto  metterlo dentro  un presepe, con tante luci, e brava gente, e sapori familiari, che ci ricordino  casa nostra, quando siamo da soli,  ed anche quando siamo in compagnia.

Lui un neonato pulito e profumato, che verrà fatto diventare  un volgare  carcerato  tra ladroni.

Ladroni, miserabili, galeotti, o solo poveri, accolti per un giorno presso qualche tavola.

Intoccabili, potenti, signori del mondo,  ma molto più sporchi dei pezzenti maleodoranti.

Famiglie che reclamano la loro terra, dopo un innominabile dolore, e famiglie che difendono le loro case, nel nome della stessa possibile  tragedia.

E  poi ancora famiglie normali, quotidiane, come le nostre, come noi stessi.

Ecco il Natale.