Quali sono i matrimoni ben riusciti?
Sappiamo quali sono i matrimoni che vorrebbe la Chiesa ed il senso comune, ma questo non risponde alla nostra domanda.
Io sono eterosessuale, mi piace il sesso opposto al mio, ma non per questo posso affermare che non possano esistere sentimenti contrari e diversi.
Sappiamo anche che l’essere una coppia etero non è garanzia per rappresentare anche una famiglia equilibrata.
La cronaca ci riporta fatti contrari e terribili quotidianamente.
Quando penso ad una possibile coppia gay come detentrice del diritto genitoriale, non penso di avvallare il desiderio dei genitori, ma penso di rendere possibile una buona protezione per il bimbo o la bimba che potrebbero trovarsi a crescere dentro questa coppia omocostituita.
Poi mi immagino questa famiglia tanto rivoluzionata dentro la nostra attuale società, e qui effettivamente mi compaiono evidenti tutte le possibile difficoltà e complicazioni del caso.
Una famiglia per potere garantire il meglio ai suoi figli deve potersi sentire accettata anche dal gruppo sociale.
E forse per potere comprendere che una società è pronta ad accogliere questo, occorrerebbe fare un referendum che chiedesse l’opinione di tutti.
Come si è fatto per il divorzio e per l’aborto.
Siamo pronti ad andare a votare per decidere se le coppie gay possono costituirsi un una famiglia ed educare figli?
In Francia sembra che ci sia in questi giorni una forte contestazione in merito i diritti avanzati dalla comunità omosessuale, ma accade più per radicate credenze tradizionali o per contestare una sinistra troppo esigente in materia fiscale?; l’Inghilterra insegna diversamente, nel senso che sembra essere molto più progredita ed evoluta; e la Spagna? gli americani? i russi? i cinesi? cosa ne pensano loro dei matrimoni gay?
E tu cosa ne pensi?
Oggi in piazza san Pietro durante il tradizionale Angelus impartito dal pontefice alla folla gremita e ossequiosa, un gruppo di contestatrici femministe ucraine hanno voluto protestare il loro dissenso contro una posizione clericale storicamente antifemminista e antitutto quello che può sapere di vago rinnovamento.
Ieri era la caccia alle streghe, oggi è la caccia all’omosessuale piuttosto che allo straniero, omosessuale che cerca di riscattare lunghi periodi di oscura persecuzione; domani lo sarà a qualcos’altro…
Io penso che tutti abbiamo diritto ad essere felici, con la precisa natura con cui veniamo al mondo, che non è solo quella del sesso, ma anche quella della testa e del cuore.
Penso che ci possono essere affetti casti anche dentro le coppie gay, e perversioni anche dentro il più canonico ed ortodosso dei matrimoni.
E non dico questo privilegiando i sentimenti degli adulti, lo dico per privilegiare la buona crescita e protezione dei bambini stessi.
Un figlio cresce bene se ha dei genitori che si amano e si rispettano (o che cercano di amarsi e rispettarsi), e se ha una società che rispetta o cerca di rispettare tutti i propri membri.
Inutile sostenere il contrario nel volere separare le due facce della stessa mela; nella vita familiare il bimbo si ciba dell’umanità diretta ed immediata, quotidiana e carnale, fatta di contatti fisici, di sguardi, di emozioni profonde, di silenzi parlanti, di condivisioni totali…; nella vita sociale, che può cominciare ben presto, spesso fin dal proprio inserimento nel nido, l’infante si ciba di sostituti che vanno a replicare, integrare o sostituire quello che la famiglia stessa non può offrire o garantire.
A volte il piccolo si trova ad affezionarsi maggiormente a figure estranee al gruppo genitoriale o presunto tale; dipende dalla quantità di tempo che si trova a potere passare in famiglia, e dipende dalla qualità della famiglia stessa.
Questo ci riporta alla premessa; solo la società intera può decidere sul presente e sul futuro di questa delicata e preziosa questione.
Poi accadrà che anche nelle coppie gay succederanno crisi coniugali, e si andrà in separazione con la contesa dei relativi figli, ma questo non sarà da addebitarsi in quanto coppia omosessuale, ma semplicemente in quanto coppia limitata e soggetta alle difficoltà della vita comuni a tutti i matrimoni.
E così proseguiranno i tempi moderni.